Finita la pausa estiva, nei palazzi romani si guarda alle elezioni. A Civitavecchia centrosinistra “unito” pro Zingaretti ma in realtà “diviso” su tutto. 

Passate le vacanze estive, la politica cittadina si rianima in vista del primo appuntamento elettorale che saranno le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Un fine settimana intenso nei palazzi romani e non solo, in vista di una tornata elettorale dove il risultato non sembra poi così scontato. Il vento dell’antipolitica su cui ha soffiato il movimento cinque stelle per raggiungere un consenso elettorale importante sembra essersi calmato. Almeno in questi lidi dove l’esperienza governativa di Palazzo del Pincio ha rappresentato una caduta di consensi e credibilità rispetto ad altre esperienze governative, vedi Pomezia, dove invece i grillini mantengono consensi alla luce di quanto fatto dall’amministrazione Fucci. In attesa di conoscere se e chi sarà il candidato o candidati al consiglio regionale di estrazione locale sulla sponda cinque stelle, non manca di sicuro la confusione nel centro sinistra, dove ad essere in fermento è soprattutto la nuova sinistra, nuova vedendo gli esponenti in campo solo a parole. Ex Sel, una costola del Pd ed esponenti della vecchia nomenclatura sono di nuovo in campo per quella forza politica, tutta a sinistra, in prima fila con il governatore Zingaretti. Una forza politica, però, difficile da decifrare in termini elettorali almeno a Civitavecchia dove si profila un duello con il Partito Democratico per il ruolo di primo partito. Un duello che è già iniziato da diverse settimane anche sugli immancabili social network: duello che riguarda non solo il ruolo di primo partito del centrosinistra in città ma che offrirà, proprio in relazione al risultato elettorale, la scelta del candidato sindaco alle successive elezioni comunali. E qui sta l’inghippo: tra Pd e la nuova sinistra di buon sangue non ne corre, anche alla luce di quanto accaduto con la caduta della Giunta Tidei. E nonostante siano iniziate le opere di riavvicinamento, le regionali saranno solo l’inizio di una contesa o meglio un regolamento dei conti (nel senso buono del termine) atteso da uno e dall’altro schieramento all’interno del centrosinistra.

 

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