Il candidato sindaco: «Ho dato tutto me stesso per renderla più bella».

“Cari concittadini, tra pochi giorni vi recherete alle urne per scegliere il sindaco della nostra bellissima città. Volevo più che un appello al voto, approfittare di queste poche righe per dirvi grazie. Grazie per la fiducia che mi avete sempre riservato in questi anni. Chi fa politica per passione come me, sapere, questo a detta di molti, che ho ben ripagato le vostre aspettative è gratificante. Ho dato tutto me stesso per migliorare questa città, lavorando e impegnandomi con tutte le mie forze. Ho cercato di essere disponibile, di restare me stesso.
Ho sempre messo la faccia, dialogato con tutti, cercato di rispondere a chiunque si rivolgesse a me, con educazione e rispetto. Molte volte ho risolto le criticità, molte altre no, con enorme disappunto. Sono stato attaccato in maniera ignobile durante questa campagna elettorale. Hanno trascinato con me la mia famiglia e le passioni di una vita. Non ho mai reagito in maniera violenta e cattiva. Vengo dal mondo dello sport.
So cosa vuol dire vincere con lealtà e rispetto delle regole. Qualcuno invece ha tentato di farlo buttandola in “caciara”. Ha usato il grimaldello della calunnia per la propria scalata a un potere che non avrà mai. Con le calunnie, i libri dei sogni, tirando la maglietta e facendo gli sgambetti, non si vince nulla. Per questo avevo promesso una campagna elettorale serena e rispettosa, dove le idee dovevano vincere sul fango, sulle intimidazioni, sulla violenza verbale.
Non mi hanno intimorito, neanche con una corona da morto. Quello che conta è la serenità d’animo che hai in queste situazioni, del valore che dai alla politica rispetto a tutto ciò che ti circonda. Non può mai diventare motivo di vita. La mia campagna elettorale è costata pochissimo, il minimo indispensabile per farmi conoscere e far conoscere le idee e progetti.
Altri ci hanno buttato decine e decine di migliaia di euro, dando un’idea bruttissima di questa corsa al potere a ogni costo. Domenica andrete alle urne. Votate liberamente senza lacci e laccioli ideologici e famigliari. Votate la persona, votate la sua storia personale, la sua coerenza, la sua affidabilità, la sua indiscussa moralità. Solo così la democrazia avrà vinto e avremmo fatto una scelta seria e ponderata. Se sarò io, grazie di cuore. Se sarà un altro andrà bene lo stesso.
Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta diceva Benedetto Croce. Di politici che promettono ponti anche dove non ci sono fiumi, non sappiamo che farci. In conclusione cari cittadini grazie per quello che mi avete dato in questi dieci anni. Spero di aver meritato la sufficienza. Spero di lasciare una Tarquinia più bella e accogliente. Se vi ho soddisfatto votatemi, se vi ho deluso sceglietene uno più bravo di me. Tarquinia è la mia città. Ne sono “innamorato”. Per le persone o cose chi si amano si desidera sempre il meglio”.
Il candidato sindaco Anselmo Ranucci

 

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