Prima ENEL con la nuova Torrevaldaliga Nord ora anche TirrenoPower con la nuova Torrevaldaliga Sud spingono sull’acceleratore ma solo dei loro profitti. Per il territorio e per l’ambiente si tratta sempre di  impianti a combustibili fossili che garantiscono solo ulteriore danno ambientale in termini di emissioni inquinanti e gas climalteranti. Alla faccia della svolta green dell’Europa che invece vira decisamente dalle fonti fossili, come è anche il gas, alle rinnovabili. Oltretutto tali scelte ambientalmente scellerate avranno una pesante ricaduta sull’occupazione in un territorio già allo stremo dal punto di vista delle opportunità lavorative e dove serve, urgentemente, un tavolo tecnico ai massimi livelli istituzionali che affronti la crisi occupazionale in modo globale, nuovo e soprattutto orientato a quell’economia green che è l’unica in grado di garantire congiuntamente lavoro, ambiente e salute. L’intera area del polo energetico potrebbe essere riconvertita e l’occupazione dirottata in bonifica ambientale del sito, costruzione e manutenzione di impianti per la generazione elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico…) e per la produzione di idrogeno verde. Ci sono già finanziamenti europei disponibili e progetti in tal senso.

Il territorio non ne può più di combustibili fossili, nuove discariche, produzione di biogas, inceneritori ed altre simili fonti di inquinamento e devastazione che vengono continuamente proposte e che portano solo beneficio a pochi e danneggiano molti come ci hanno insegnato gli ultimi sessanta anni.

PRC – Sinistra Europea  Federazione di Civitavecchia

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