“Onestà e rigore civico non bastano e lasciano solo un vago sapore propagandistico, quando poi si perseguono le stesse politiche economiche di piazzisti e venditori del bene pubblico che il movimento 5 stelle, dall’alto di un piedistallo, ha sempre definito “vecchi partiti”. Anche il Prc attacca frontalmente l’amministrazione comunale per il piano di valorizzazione degli immobili comunale. I neo comunisti ricordano che Cozzolino ha vinto le elezioni oltre un anno fa ed è quindi ora che la perenne diatriba dietrologica con chi in passato ha amministrato questa città, si esaurisca e lasci spazio ad una politica seria. “Oppure – aggiunge Rifondazione – si riconosca il fallimento politico ed amministrativo del 5 stelle”.
“Se le opposizioni – prosegue il Prc – si dicono perplesse della vendita di immobili comunali quali la Stegher, l’area di Fiumaretta, lo stadio Fattori e l’ex mattatoio, noi di Rifondazione Comunista siamo letteralmente indignati dinanzi ad una probabile svendita del prezioso patrimonio immobiliare cittadino. Da tempo chiediamo piuttosto un censimento degli stabili abbandonati, per destinarli alla razionalizzazione e all’efficientamento degli uffici comunali (sembrerebbe che questo avvenga in parte solo nel caso del Villaggio del Fanciullo), nonché al recupero a fini abitativi e/o socio-assistenziali da parte di cooperative di inquilini o da parte di associazioni, peraltro già presenti in alcuni di quei locali e per le quali non ci è dato sapere quali altri spazi andranno ad occupare. Quella che per Cozzolino è una “valorizzazione” a noi sembra un’ alienazione bella e buona, in cui l’investitore che si aggiudicherà l’accesso al fondo immobiliare per lo stabile reso “appetibile” da questa operazione, non garantirà altro che il proprio profitto ed un irrisorio (e rischioso) ritorno economico per il Comune. Sorvolando poi su come possa essere considerata “appetibile” una struttura alberghiera in un contesto urbano come Fiumaretta. Inoltre la demolizione delle casette di legno a San Liborio al fine di costruire stabilmente degli alloggi sociali in quei lotti, è una soluzione altrettanto errata e frettolosa, dal momento che verrebbe a creare un altro ghetto cementizzato in una zona della città indiscutibilmente destinata al verde pubblico. A tutto ciò si aggiunge anche una tassazione che va ad aumentare anche quelle poche aliquote che non erano già al massimo, e ci riferiamo in particolare all’IMU sulla prima casa in categoria non di lusso, che sale di mezzo punto percentuale. Ma è ben più significativo l’aumento del 13% delle percentuali al metro quadro per la TARI. Infatti, a differenza dell’imposta, ad una tassa corrisponde sempre un servizio ed è oggettivamente chiaro che il servizio di raccolta dei rifiuti urbani a Civitavecchia sia a dir poco “carente”. Unica nota positiva l’adeguamento per i canoni concordati, in discussione con i sindacati degli inquilini, per la riduzione delle aliquote dal 10,6% al 7,6%, a tutto vantaggio dei canoni di locazione. Insomma abbiamo assistito ad una decisione impopolare quanto drastica, ma soprattutto incoerente, di cui questa giunta si assume tutta la gravosa responsabilità”.