PRC ALLUMIERE RIFIUTI

Dopo l’uscita della notizia che la zona di Allumiere è stata di nuovo indicata come sito idoneo per la raccolta
ed il trattamento dei rifiuti di Roma ed il consueto rimpallo di responsabilità tra le varie parti politiche, noi
proviamo a spiegare un po’ la situazione e soprattutto le ragioni del nostro NO incondizionato a tale
scellerata ipotesi.
Innanzitutto, il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) attualmente in vigore è dadato 2012 e dunque
la Regione Lazio è colpevolmente ferma da oltre 6 anni nell’aggiornamento di tale piano. Nella determina
N. G07509 la Regione dichiara di aver “attivato le procedure per l’aggiornamento del piano” e di aver
chiesto alle province l’individuazione dei siti idonei. Con la determina N. 1012 del 19/03/2018 Città
Metropolitana conferma la mappatura già inviata nel 2012 in cui si individuano, tra le altre, 13 cave in
disuso, tra le quali una ad Allumiere, una a Tolfa ed una a Civitavecchia. Alla richiesta della Regione di una
indicazione più dettagliata Città Metropolitana ha risposto con la mappa uscita in questi giorni, in cui il
numero di cave in disuso è ridotto a 5 e tra le quali rimane Allumiere. Va fatto notare che in nessuna delle
mappature presentate da Città Metropolitana viene mai indicato un sito all’interno del territorio del
comune di Roma, confermando l’idea ormai vecchia di almeno 10 anni di scaricare l’incompetenza e
l’incapacità dell’amministrazione capitolina riguardo al tema dei rifiuti sul resto della provincia. Noi
crediamo che sia dovere della Regione Lazio (e speriamo che venga messo nero su bianco nel nuovo PRGR)
separare Roma dalla sua provincia in questo ambito. Roma da sola conta più della metà di tutti gli abitanti
della Regione ed è impensabile che la provincia possa sobbarcarsi i problemi di un ente così enorme. E’ ora
che Roma, per le sue dimensioni e la sua importanza, impari a gestire i propri problemi al suo interno. Per
questo diciamo NO ai rifiuti di Roma, sia ad Allumiere sia in qualsiasi area al di fuori del comune di Roma.
Inoltre, anche attuando l’attuale PRGR, Allumiere non può essere considerata sito idoneo poiché gli articoli
15 e 16 del PRGR del 2012 stabiliscono che impianti di gestione dei rifiuti “non possono ricadere in aree
individuate dagli articoli 2 e 3 del DPR 357/1997”, cioè aree in ZPS e SIC (tale vincolo è indicato dalla
Regione come “CONDIZIONANTE”).
In più, nell’eventuale sito scelto (che non si sa, poi, quale sia perché nella mappa si parla genericamente di
“cava in disuso”) bisogna valutare: la presenza di parchi, riserve e aree protette (anche in prossimità), la
presenza di fiumi e corsi d’acqua entro 150 metri, se è un’area assegnata all’Università Agraria o gravata da
usi civici, se è zona di interesse archologico, se è considerato “punto panoramico”, se è un’area a rischio
idrogeologico, se è visibile da grandi vie di comunicazione e sentieri di importanza storica e naturalistica.
Non crediamo che in tutto il nostro territorio esista un pezzetto di terra che non presenti almeno uno di
questi aspetti.
Non dimentichiamo poi che le nostre due centrali (TVN e TVS) sono state predisposte per bruciare rifiuti
solidi urbani: cosa succederà dopo il 2025, anno in cui l’Europa ha stabilito lo stop al carbone? Ci
preoccupano molto questi continui tentativi di avvicinare i rifiuti di Roma (e non solo, vedi progetto appena
bocciato di un impianto a biogas a Tarquinia) alla centrale. Il nostro territorio ha già dato e per il futuro ha
bisogno solo di essere bonificato e salvaguardato. Il mondo sta andando verso una produzione energetica
pulita, sostenibile e rinnovabile, è tempo che anche qui si cominci ad entrare nel futuro.
Nota finale, un appello alla nostra amministrazione comunale: nel PRGR attuale sono considerate
“preferenziali” per il trattamento dei rifiuti le aree industriali; non sarebbe il caso di cambiare la
destinazione d’uso dello Spizzicatore da industriale ad agricolo in modo da mettere un ulteriore paletto a
questi “monnezzari”? Secondo noi è un passaggio che va fatto obbligatoriamente e va fatto il prima
possibile. Lo abbiamo chiesto oltre un anno fa e lo ribadiamo oggi. Perché tutto serve, anche e soprattutto
il mettere da parte le bandiere e lottare tutti fianco a fianco in questa battaglia, che speriamo non ci sarà
mai bisogno di combattere.

Rifondazione Comunista Circolo “Cento Passi” Allumiere