Il presidente Musolino: “La risposta definitiva per una situazione di precarietà che durava da anni è una delle priorità affrontate in questi primi 75 giorni. Il percorso tracciato, con l’impegno del concessionario a realizzare la seconda struttura sull’antemurale entro il 2025, consentirebbe di risolvere il problema della 25 e farci trovare pronti per la ripresa dei traffici al termine dell’emergenza Covid”

Intanto la Capitaneria di Porto ha sottoposto a sequestro preventivo il terminal Rct.

E’ stata depositata venerdì scorso una proposta di atto di indirizzo che il Comitato di Gestione dell’Adsp si è impegnato a valutare entro il corrente mese di marzo, relativamente alla possibilità che la società RCT presenti, ai sensi dell’articolo 24 del Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione, una istanza per la variazione del contenuto della concessione, assumendo precisi impegni in ordine alla realizzazione del nuovo terminal “Bramante” sull’antemurale, con la specifica indicazione della tempistica di esecuzione delle opere, da prevedersi entro i prossimi 4 anni, quale condizione necessaria per consentire alla stessa Rct di continuare ad utilizzare nel frattempo anche la banchina 25.
“Questo significherebbe – commenta il presidente dell’Adsp Pino Musolino – porre fine a oltre 15 anni di temporaneità e precarietà, definendo nella piena legittimità le possibilità di utilizzo della banchina 25, garantendo al porto la realizzazione di un nuovo efficiente e funzionale terminal definitivo sull’antemurale, entro il 2025, e soprattutto farsi trovare pronti per la ripresa delle crociere al termine dell’emergenza Covid.  E’ una delle priorità che l’amministrazione ha da subito affrontato, nei primi 75 giorni di mandato, tenendo presente inoltre che si tratta di un atto di competenza del Comitato di Gestione, che si è insediato l’11 febbraio, meno di un mese fa, e che tratterà l’argomento nella sua prossima seduta, questo mese. Mi auguro che già per allora si possa intervenire per porre rimedio a un provvedimento attuato proprio al momento di avviare il procedimento di definitiva soluzione di una annosa e rilevante vicenda che tocca direttamente il concessionario, ma ha risvolti importanti per tutto il porto di Civitavecchia”.
Il riferimento è al sequestro preventivo a cui la Capitaneria di Porto di Civitavecchia, su disposizione dell’ufficio del Gip del Tribunale di Civitavecchia, ha sottoposto il terminal temporaneo della Rct sulla banchina 25.
Il provvedimento rientra nell’ambito di attività di indagine sull’utilizzo della banchina commerciale da parte del terminalista crocieristico, anche dopo i termini originariamente previsti nella concessione del 2005 e successivamente prorogati in considerazione del significativo trend di crescita del traffico crocieristico.
La questione era stata affrontata anche lo scorso anno in comitato di gestione, arrivando alla costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc per addivenire ad una soluzione che, tenendo conto delle conseguenze anche sul piano economico sopportate dal terminalista a causa dell’emergenza Covid, individuasse le iniziative più idonee da attuare nel rispetto della concessione e del piano regolatore portuale.
Dopo una serie di rinvii e di atti di proroga che in particolare negli ultimi 4 anni hanno determinato l’attuale situazione, il sequestro è coinciso con l’avvio del percorso che l’amministrazione dell’Adsp appena insediatasi ha individuato per trovare una soluzione definitiva in merito all’utilizzo e alla destinazione d’uso della banchina, finalizzata alla massimizzazione dell’efficienza operativa dell’infrastruttura portuale.
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