“Il porto di Civitavecchia sta vivendo una crisi gravissima, a causa del crollo del traffico crocieristico dovuto al Covid 19. Dopo i 2,6 milioni di passeggeri dello scorso anno, le stime di quest’anno parlavano di circa 3 milioni di turisti, ma purtroppo non sarà così”. Lo ha detto Stefano Cenci, Presidente Unindustria sede di Civitavecchia, al Tgr Lazio. “Diventa quanto mai indispensabile, quindi, puntare in maniera forte anche sul traffico merci: il porto deve diventare l’hub regionale di riferimento per l’intero Lazio, lo scalo ha alle spalle un mercato importantissimo, quello di Roma, che rappresenta il secondo mercato nazionale e il quinto europeo. Attualmente si stima che quest’area consumi tra 1,5 e 2 milioni di container l’anno, Civitavecchia ne movimenta poco meno di 100mila: abbiamo un mercato potenziale grandissimo”.

“Per arrivare a questi risultati noi stiamo lavorando con l’Autorità portuale e la Regione Lazio per accelerare l’iter burocratico in modo da creare una Zona Logistica Semplificata (Zls), che preveda semplificazioni burocratiche e fiscali capaci di attrarre investimenti. Non è più tempo di rinvii, viviamo in una situazione di emergenza eccezionale. C’è bisogno di un contratto d’area che aiuti le imprese ad investire e soprattutto c’è bisogno di infrastrutture, a partire dal completamento della Trasversale Orte – Civitavecchia, già finanziata, e del collegamento ferroviario diretto fino all’aeroporto di Fiumicino. Ma bisogna agire subito: se prima del Covid 19 si trattava di esigenze fondamentali, ora non agire significherebbe rinunciare per sempre allo sviluppo e alla crescita di questo territorio”.

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