Verba volant e scripta manent. Ed infatti, al di là delle rassicurazioni verbali e delle parole del Sindaco Tedesco in diverse interviste, ad oggi la raccolta differenziata porta a porta muore sotto gli unici due atti scritti finora prodotti da questa Amministrazione: la delibera 47/2020 che stabilisce di “di procedere… a partire dal mese di Luglio 2020, al passaggio alla raccolta differenziata stradale relativamente alla ZONA 2” e, notizia recente, i nuovi turni di lavoro degli addetti alla raccolta porta a porta ai quali è stato abolito il turno notturno, senza avvisare i cittadini, fatto che creerà ulteriore confusione e disagi, aumenterà l’abbandono indiscriminato di rifiuti su strade e marciapiedi e influirà pesantemente sulle qualità e quantità dei rifiuti differenziati con un conseguente aumento di quelli indifferenziati.
Di fatto l’Amministrazione Comunale sta procedendo alla completa destrutturazione della raccolta porta a porta senza nemmeno avere il coraggio di dichiararlo, con buona pace delle pratiche virtuose e di quella percentuale di oltre il 70% raggiunta nei primi mesi. I danni sono già evidenti e sono sotto gli occhi di tutti.
Siamo addolorati, ma non stupiti. La devastazione ambientale era insita tra le righe del programma elettorale di questa amministrazione.
Una scelta che oltre ad essere economicamente miope e dannosa per l’ambiente, determina un vero e proprio danno all’erario pubblico, vanificando l’investimento di oltre tre milioni di euro approntato da Città Metropolitana e Comune per avviare il servizio.
Proprio per evitare sperpero di denaro pubblico e l’abbandono della pratica virtuosa del porta a porta, che, vale evidenziare, sono obiettivo sancito negli atti programmatori della materia a livello regionale e non solo, che il Forum Ambientalista ha ritenuto doveroso scrivere alla Città Metropolitana per segnalare quanto sta avvenendo e chiedere, qualora il Comune non tornasse indietro sulle decisioni assunte, il blocco del contributo dalla stessa erogato con vincolo specifico al progetto approvato (ovvero il porta a porta), ponendo in evidenza anche che, la tempistica programmata per le modifiche delle modalità di raccolta differenziata posta all’indomani (luglio 2020) dello scadere dei 12 mesi di rendicontazione obbligatoria (giu. 2019 – giu. 2020) ai fini dell’erogazione del saldo, appare come un artificio burocratico per poter acquisire l’importo residuo di €. 1.108.575,50 senza dover dar conto del mancato rispetto del progetto finanziato.
Ovvio che qualora ciò si verificasse il Forum Ambientalista non esiterà a rivolgersi alla Corte dei Conti.
Siamo però anche convinti che lo schiaffo dato alla dignità di Civitavecchia che aveva trovato nella raccolta differenziata porta a porta uno scatto d’orgoglio e che finalmente iniziava ad essere annoverata tra i comuni virtuosi, al di la delle doverosa battaglia giuridico-amministrativa, vada rigettato in prima istanza dalla mobilitazione dei cittadini che devono difendere il proprio territorio e il proprio futuro non solo dal degrado e dai rifiuti, ma anche dalle incognite inceneritore e megadiscaricha che da sempre incombono sulla città e che solo una raccolta virtuosa di rifiuti con alta percentuale di frazione differenziata (che solo il porta a porta garantisce) possono sconfiggere.
Per questo saremo a Piazzale del Pinco, giovedi 18 giugno p.v., alle ore 15,30, unitamente a comitati, associazioni, cittadini e quanti hanno a cuore l’ambiente, la salute e il decoro cittadino per chiedere l’unica scelta possibile: il ritiro della delibera 47/2020 e la risoluzioni di eventuali criticità individuate con pratiche virtuose che possano solo aumentare le percentuali di raccolta differenziata. Ogni altra scelta è un passo verso il degrado e, purtroppo, anche verso l’inceneritore.
Civitavecchia, 06.05.2020
FORUM AMBIENTALISTA

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