“Quando a Civitavecchia si parla di turismo dobbiamo sempre ricordare che si tirano in ballo delicati argomenti come lo sviluppo economico della città e il conseguente potenziale occupazionale. Civitavecchia, nonostante gli atavici ritardi su questo settore, rimane una città il cui potenziale turistico è notevole ese negli anni si fossero adottate politiche sul turismo costruttive oggi la città non boccheggerebbe in una crisi economica senza precedenti. 

“Mi ha negativamente sorpreso il fatto che la classe dirigente di questa città non abbia mosso un dito i giorni seguenti gli attacchi meschini che il progetto del Polo Termale hanno ricevuto da ignoti il cui obiettivo, ne sono convinto, è quello di gettare fango su l’unico progetto che è in grado di attrarre capitale importanti in città.

E’ stato fatto un attacco anche alla mia persona, ad un progetto ambizioso, al comparto turistico della città ma sopratutto all’intera comunità di Civitavecchia. 

Inutile dilungarsi, a questo territorio serve un forte investimento privato per rilanciarsi. E cosa accade quando questo investimento viene attaccato? Si assiste alla solidarietà e alla preoccupazione della cittadinanza e al mutismo più totale della classe dirigente di questa città. Purtroppo come spesso accade i cittadini arrivano prima dei politici. Da anni mi batto in prima linea per stimolare il turismo, non solo a Civitavecchia, ma anche nel Lazio e in tutta Italia e sono basito della mancata reazione del sindaco Cozzolino e del suo assessore al Turismo D’Antò. 

A loro due, senza voler sollevare polemiche ma con spirito costruttivo, chiedo: da quando la giunta pentastellata si è insediata al Pincio quali politiche concrete sul turismo si sono portate avanti?” così in una nota Giuseppe Sarnella Presidente di Confimprese Turismo Italia e Presidente di Confapi Turismo Lazio.

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