L’assessore e vice sindaco Grasso minaccia di rimettere la delega a CSP dichiarandosi estremamente preoccupato del fatto che di fronte alla disastrosa gestione della partecipata, che comporta la remissione di 8 mila euro al giorno, l’intera amministrazione comunale non riesca formulare un indirizzo politico chiaro sulla manovra correttiva da intraprendere per risanare l’azienda, riportare il bilancio in pareggio e allontanare il pericolo di un nuovo fallimento.

Sul tema, dato il preminente interesse generale che riveste il corretto funzionamento dell’impresa pubblica, non ci sono polemiche e puntualizzazioni che valgano. La coalizione ora al governo ha raccolto consensi elettorali promettendo la sana gestione della cosa pubblica: al capo dell’amministrazione comunale incombe l’obbligo di intervenire sui vertici della partecipata per esigere che l’impegno venga mantenuto garantendo il numero di posti di lavoro in essere e gli standard di qualità e civiltà raggiunti con la raccolta differenziata porta a porta.

A parere di questo movimento quella del vice sindaco è finalmente una voce fuori dal coro, certamente apprezzabile anche se un po’ tardiva. Un grido di allarme che non può essere ignorato e che aspetta una immediata risposta.

Il coordinamento del POLO  CIVICO

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