PINI DI PIAZZA TRIESTE: E SE L’ABBATTIMENTO NON FOSSE L’UNICA VIA?

IL PATRIMONIO VERDE DI PIAZZA TRIESTE È IMPORTANTE

È un patrimonio di tutti che rende la piazza un luogo accogliente, ombreggiato, vivo. Proprio alle alberature la piazza deve il suo fascino e la sua godibilità ed è dunque importante che i cittadini si siano mobilitati per capire se, il danno derivante dall’abbattimento di tre pini, fosse effettivamente necessario e ineluttabile.

Il Paese che vorrei ha dunque contattato un professionista specializzato,  di indubbia e comprovata competenza, che da anni si occupa del verde e degli alberi urbani ( il curriculum è visionabile sul blog dell’associazione www.ilpaesechevorrei.blogspot.it )cui ha commissionato una relazione tecnica sui tre pini in questione e oggi questa relazione è stata sottoposta alla valutazione del Sindaco che dovrà prendere una decisione.

La relazione ( anche questa visionabile sul blog )mette in risalto il valore paesaggistico ambientale degli alberi; esprime una valutazione negativa sullo stato di manutenzione e sulle potature che sono state eseguite negli anni; descrive come su due pini non si ravvisino elementi di pericolosità che possano giustificarne l’abbattimento ma consiglia una rimonda della chioma e un’ulteriore analisi strumentale. Sul terzo pino, sebbene più compromesso rispetto agli altri,consiglia di verificarne l’effettiva stabilità tramite una tecnica strumentale (dal costo di alcune centinaia di euro). Infine, la relazione suggerisce e auspica un progetto di riqualificazione atto a mantenere la presenza nel tempo di alberature d’alto fusto sulla piazza.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono mobilitati per la tutela dei pini di piazza Trieste perché hanno dimostrato di aver a cuore il nostro territorio e le bellezze che lo caratterizzano. Speriamo che questa esperienza possa mettere un freno all’atteggiamento di indifferenza e insofferenza nei confronti del verde che ha caratterizzato il nostro comune.

Speriamo che, alla luce di questa relazione, il Sindaco possa ritirare l’ordinanza di abbattimento e che si possa avviare una stagione nuova in cui riscoprire il valore dell’ambiente, del verde, del decoro, della godibilità degli spazi, della bellezza. Chiediamo che si esegua un censimento del patrimonio arboreo, che si individuino gli eventuali elementi di criticità, che si codifichi una trasparente procedura d’intervento, che si stabilisca una programmazione per migliorare nel tempo lo stato di benessere e sicurezza dei cittadini e del verde pubblico.

Chiediamo che si incominci a progettare invece che far fronte a continue emergenze. Riteniamo fondamentale che il personale addetto alla cura e manutenzione del verde possa accedere a corsi di formazione per migliorare la qualità degli interventi ricordando che proprio gli interventi sbagliati costituiscono la causa principale di eventuali pericolosità.

Agli irriducibili fissati con l’eliminazione del verde ricordiamo che dovrebbero mostrare gratitudine nei confronti degli alberi i quali, non giudicandoli, continueranno a fornire anche a loro ombra, fresco e un incredibile spettacolo di rami e chiome verdi.

Il Paese che vorrei