C’è un grandissimo patrimonio naturale della collettività che si estende su circa 406 ettari nelle località di Poggio Moscio, Mandrione e Castellina, ed è composto da circa 100 ettari di oliveti, che nella seconda metà del novecento venivano assegnati agli agricoltori locali, ma ormai quasi totalmente abbandonati da circa 40 anni, 140 ettari di pascoli degradati e 160 ettari di boschi non gestiti da circa 60 anni.

L’università Agraria di Civitavecchia ha provveduto alla redazione del Piano di Gestione e Assestamento Forestale (PGAF) con lo scopo di pianificare le attività agro-silvo-forestali e valorizzare il proprio patrimonio mediante azioni di recupero e restauro ambientale. Il Piano è stato redatto sulla base dei principi della selvicoltura naturalistica ed ecologica ed è volto a valorizzare e a migliorare le convivenze tra le varie specie  forestali, affinché continuino a fornire beni e servizi alla popolazione locale, senza peraltro trascurare la salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e della funzione ecologica dei boschi. Tutti gli interventi previsti nel piano  mirano al mantenimento della stabilità dei versanti, degli habitat naturali, delle specie animali ospitate ed alla prevenzione dei fenomeni di degrado eventualmente innescati da incendi e da fitopatie.

All’interno dei 112 ettari in località Poggio Moscio è previsto il recupero dei 41 ettari di oliveto secolare, l’adeguamento mediante decespugliamenti e semine di 21 ettari di pascolo ed alcuni interventi di diradamento sui 50 ettari di bosco volti a valorizzare la produzione di tartufi;

Nell’area del Mandrione che si estende per 262 ettari, è previsto il recupero dei 60 ettari di oliveto secolare e l’adeguamento mediante decespugliamenti e semine di 123 ettari di pascolo posti sia su Monte Paradiso che lungo il Fosso di Marangone, dove gli interventi previsti avranno anche lo scopo di favorire l’uso ricreativo dell’area.
I 30 ettari di area boschiva della Castellina, nel Comune di Santa Marinella, verranno valorizzati attraverso  alcuni interventi di taglio selettivo volti ad evitare un eccessivo invecchiamento del soprassuolo causa di fenomeni di deperimento e per la produzione di legna da ardere.

Tutti gli interventi programmati avranno lo scopo di migliorare le terre di demanio civico e l’azienda agricola gestita dall’università agraria e condotta secondo le norme dell’agricoltura biologica, incrementando gli aspetti ricreativi mediante la manutenzione della viabilità e la realizzazione di aree di ristoro e punti di osservazione.

Secondo Daniele De Paolis, presidente dell’Università agraria di Civitavecchia l’approvazione del piano “è stata una grande conquista perché solo alcune Università agrarie nel Lazio hanno il piano approvato, e sarà occasione per avvicinare la Città ed i cittadini a questo territorio, realizzando un parco naturalistico, con una viabilità interna fruibile, per far vivere questa meravigliosa natura alla gente. Dove non siamo riusciti con la precedente amministrazione che aveva predisposto  un piano presentato all’Ue attraverso il “progetto Life 2000”, stoppato perché il progetto proposto non ha avuto il benestare della Regione con la conseguente decurtazione delle somme stanziate della UE, siamo riusciti noi con con questa operazione tutta a beneficio della collettività civitavecchiese e dell’ambiente”.

Università Agraria di Civitavecchia
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