“Un precedente della Regione è imbarazzante e palesa disparità di trattamento…
Sulla spinosa questione degli Usi Civici, la vicenda che ha privato del diritto di proprietà circa 8000 civitavecchiesi, IMPEDENDO LORO di disporre del proprio immobile, nonostante questo fosse stato regolarmente registrato o succeduto, si registra  un ulteriore intervento del consigliere regionale De Paolis, che ribadisce l’emanazione di ulteriori misure a favore dei malcapitati.
Ci spiace constatare come queste ennesime misure non risolvano il problema né tanto meno lo snelliscono definitivamente.  Se l’affrancazione per Civitavecchia rimane “un’ingiustizia insopportabile” (cit. del consigliere regionale De Paolis) perché la Regione si ostina in una strada che vessa i cittadini? Perché si rende complice di una vicenda che ha palesi vizi di illegittimità a partire dalla mancata notifica ai proprietari di un procedimento a loro carico quando fu attivata la causa del 1984? E una dell’ultime misure adottate, quella secondo cui in caso di affrancazione, non sarebbe più necessario un passaggio dal notaio e quindi non ci sarebbe l’accertamento dell’ufficio del registro  è una palese conferma che il vincolo non esiste!
Preme ricordare che, su questa vicenda, i cittadini hanno interessato il Difensore civico regionale e il Presidente Zingaretti, non ottenendo alcun riscontro; eppure, per l’estensione del fenomeno e per “l’insopportabile ingiustizia” procurata, i cittadini meriterebbero almeno un riscontro. Questi silenzi e le contraddizioni del consigliere regionale non fanno che alimentare dubbi e perplessità sull’intera vicenda.
La Determina regionale(nr. AO 7844 del 30 settembre 2013) approvata con l’amministrazione Zingaretti è esecutiva nonostante non sia stata ottemperata una disposizione fondamentale e preventiva circa l’obbligatorietà dell’Ente gestore della voltura di quei terreni interessati.
Se oggi c’è una possibilità che si faccia giustizia, si deve ringraziare quei cittadini che hanno incaricato un legale (tra l’altro già consulente della Regione Lazio, altra anomalia della vicenda…) che ha prodotto documenti imbarazzanti dopo il compromesso e la transazione del 1929, persino la mappa catastale del 1816/1818 con annesso brogliardo!!!
Per questo sarebbe auspicabile e doveroso che la Politica, prima che venga prodotta la sentenza, si faccia sentire.
Abbiamo chiesto e rinnoviamo il nostro invito pubblicamente ad avere un trattamento di giustizia e di parità. Ci riferiamo alla Determina regionale nr.G03141 del 28 novembre 2013, un provvedimento di autotutela, approvata durante l’amministrazione Zingaretti con la quale sono stati “riconosciuti sdemanializzati”  i terreni  di un comprensorio del comune di Torricella in Sabina, grazie alla quale i residenti sono stati esentati da ogni affrancazione.
I torrecellesi Si,i civitavecchiesi NO! Perchè?
Il Difensore civico,  il Presidente ed i Consiglieri regionali vogliono rispondere?”.

Lo ha reso noto Vittorio Petrelli, Ripartiamo dai Cittadini.

 

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