Da Vittorio Petrelli riceviamo e pubblichiamo: “Egregio Presidente, egregio Sindaco, egregio Assessore all’ambiente, già nel 2008, lo scrivente si fece portavoce della promozione, anche nel Porto di Civitavecchia, dei vantaggi che sarebbero potuti ottenere dall’adozione dell’accordo volontario Venice Blue Flag che prevedeva l’uso di combustibile a basso di tenore di zolfo (0,1%) per le navi da crociera all’ormeggio. Nella città lagunare le grandi compagnie di crociera (Carnival Corporation, Crystal Cruise Line, Premier Cruise, Msc Crociere, Mano Maritime, Disney Cruise Line, Royal Carribean Cruise, Costa Cruise Lines) avevano siglato l’accordo con l’Autorità Portuale di Venezia, con la Guardia costiera e con l’amministrazione comunale. In tal modo esse hanno manifestato una notevole sensibilità verso il problema dell’inquinamento e riconosciuto lo stato di potenziale criticità ambientale dovuto al passaggio delle navi, precorrendo di ben tre anni una buona pratica, divenuta norma di legge il 1° gennaio 2010. Nel maggio 2009, le compagnie sopra citate e l’allora Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, On.le Fabio CIANI, riconoscendo le medesime motivazioni (nonché la potenziale criticità ambientale del nostro comprensorio), hanno sottoscritto un accordo analogo, anticipando di 8 mesi la norma imposta dal Dlgs 205/2007. Nel maggio u.s. le autorità lagunari sono tornate a firmare una nuova versione dell’accordo Blue Flag Venice; nella attuale versione, l’accordo prevede di far funzionare motori principali e ausiliari della navi da crociera con un combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% anche durante la navigazione e le fasi di manovra all’interno del porto di Venezia (fin dall’ingresso dalla Bocca di Porto di Lido) creando, di fatto, una “green zone”. Possiamo ritenere tale accordo un obiettivo anche alla nostra portata, considerando la condotta antecedente delle compagnie di navigazione. Nel caso di Civitavecchia, bisognerà stabilire una adeguata distanza dall’ingresso del porto, al fine di rendere significativi i vantaggi della misura; in considerazione del tratto previsto nella città lagunare e di altre esperienze internazionali simili, questa distanza dovrebbe attestarsi intorno alle 3 miglia. E’ indubbio che tale misura non può essere considerata esaustiva per mitigare l’impatto ambientale del Porto e delle attività indotte, ma sarà comunque un risultato significativo, considerato che gli attracchi delle navi da crociera nel porto di Civitavecchia sono circa 1.000 ogni anno; la sottoscrizione di un accordo simile al Venice Blue Flag migliorerà la sostenibilità del Porto e l’Autorità Portuale, in primis, potrà andare fiera di tale risultato; l’adozione di questa misura sarà altrettanto significativa per la “attenzione” che ormai la pressione ambientale del porto desta tra i cittadini. Il nuovo accordo Blue FlagVenice stabilisce, inoltre, che la Capitaneria di porto, al fine di verificare il rispetto degli impegni, svolgerà controlli a campione (i cui oneri sono a carico dell’A.P.); i risultati saranno poi analizzati grazie ad uno specifico protocollo stipulato tra Capitaneria, Autorità Portuale ed Agenzia delle Dogane. Tuttavia, al fine di inserire un accordo del genere in un quadro logico e coerente di azioni tese a favorire la sostenibilità ambientale, non si può continuare ad ignorare la questione dei mercantili lasciati in ormeggio in rada, ad un miglio dalla costa, con i motori ausiliari accesi in attesa della disponibilità delle strutture deputate allo scarico del carbone o del greggio. I motori di quei mercantili vengono alimentati con combustibile utilizzato per la navigazione, quindi con un tenore di zolfo che solo a poche centinaia di metri di distanza in linea d’aria (sulle banchine portuali) è vietato dalla normativa( combustibile all’ormeggio 0,1% di zolfo) . Per questo motivo, tra i destinatari di questa missiva è stata inserita, seppure per conoscenza, Enel Produzione, essendo tale società il principale committente di buona parte di quei mercantili. Sono certo che la Vostra sensibilità e le reiterate dichiarazioni circa un impegno istituzionale verso lo Sviluppo Sostenibile dello scalo marittimo vi garantiranno le motivazioni e le energie necessarie a perseguire un tale obiettivo. In attesa di riscontro, rinnovo la mia disponibilità a qualsiasi tipo di collaborazione”.

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