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Da Vittorio Petrelli riceviamo e pubblichiamo: “Gentili Commissari, La presente per comunicare che lo scorso mercoledì 8 maggio nella riunione tenuta dal Commissario straordinario per i rifiuti della Provincia di Roma non è emersa, in alcun modo, la contrarietà del Comune di Civitavecchia riguardo la prospettiva che i rifiuti romani vengano bruciati anche nelle nostre centrali termoelettriche. Nell’incontro si è stabilito di procedere nella direzione tracciata dal Decreto dell’ex Ministro Clini del 25 marzo c.a. pubblicato sulla G.U. il giorno seguente che al comma 4 art 1 così recita: entro il 29 marzo 2013, il Commissario adegua anche d’ufficio, se necessario, l’autorizzazione rilasciata agli impianti di recupero energetico di CDR operanti nella Regione Lazio, affinché sia assicurata prioritariamente la valorizzazione energetica di CDR/CSS prodotto nel Lazio. Entro la stessa data il Commissario individua, con idonea procedura urgente, gli impianti industriali operanti nel Lazio autorizzati all’uso di combustibile non tradizionale, incluso il CSS. Con successivo provvedimento, e comunque entro il 30 aprile 2013, il Commissario dispone che AMA destini a tali impianti una parte del CSS derivante dal trattamento dei rifiuti urbani conferiti da AMA ai TMB di cui al precedente punto…” La mancata manifestazione della contrarietà a che vangano bruciati i rifiuti nelle centrali civitavecchiesi deve rappresentare motivo di profonda preoccupazione. Indubbiamente, le interrogazioni presentate dalla Deputata Tidei e dal consigliere regionale De Paolis testimoniano come l’impianto dell’ordinanza del Sindaco datata 26 aprile (al di là di alcune fondamentali mancanze come il mancato richiamo all’uso del CSS nonché, per motivi sanitari, delle facoltà concesse dagli artt. 216 e 217 del RD 27.7.34, n. 1265),  Poiché una Commissione consiliare ha piena facoltà di iniziativa e tenuto conto che il primo cittadino è completamente assorbito con la questione delle società comunali, ci si chiede perché la Commissione stessa non promuova un incontro con il Commissario straordinario, al fine di rappresentare la situazione sanitaria del comprensorio (ben evidenziata in due recenti rapporti epidemiologici) e la contrarietà alla combustione dei rifiuti, ufficializzando, in tal modo, anche l’ordinanza del Sindaco, “non può farci dormire sonno tranquilli, sopratutto se tale ordinanza non viene ufficializzata al Commissario straordinario dott. Sottile.”. Allego inoltre alla missiva del Presidente e Vpresidente la nota della Direzione Regionale Attività Produttive e Rifiuti della Regione lazio in riscontro alla nota del Commissario prot. 242/2013/U del 27 marzo con la quale sdi citano, tra gli impianti per il recupero energetico di CDR o CSS le locali centrali termoelettriche.Certi della Vs. sensibilità la città rimane in attesa di riscontro.

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