Dal coordinatore del circolo di Sel di Civitavecchia Pierfranco Peris, riceviamo e pubblichiamo: “Essere coordinatore del secondo partito di maggioranza che nel suo DNA politico ha l’obbligo morale e politico di recepire le esigenze e le urgenze di questa Città per adempiere al mandato conferitogli dai cittadini, mi mette nelle condizioni di intervenire per esprimere alcuni concetti. E’ palese che stiamo affrontando dall’inizio di questa esperienza politico-amministrativa locale , una serie di emergenze. Non voglio spendere neanche una parola sull’ovvietà dell’individuazione di chi ha colpevolmente provocato diffusi stati di degrado amministrativo e gestionale nella Città. Al contrario mi preme innanzitutto guardare avanti, nella convinzione che quanto sin qui fatto dal Sindaco e dalla sua amministrazione è stato quanto di più giusto e possibile potesse essere fatto seppur con qualche disfunzione , data la scarsità degli strumenti disponibili. E’ evidente però, che i risultati, le azioni e le determinazioni assumono maggiore importanza ed incisività quando sono frutto dell’ascolto e di un lavoro di squadra, sinergico e senza zone d’ombra, specialmente su questioni di fondamentale importanza. Nello specifico, la tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e la difesa del territorio, come lo sviluppo di queste tematiche in tutte le sue forme e risvolti , sono sempre state e sono oggi come non mai all’attenzione nostra e di tutta la Città che è creditrice di risposte in tal senso . Non possiamo quindi esimerci dal trascurare le questioni legate a tali problematiche ed alla loro giusta e ben orchestrata risoluzione, dalle quali può derivare il futuro della nostra Città , dei suoi abitanti e dei nostri figli, senza ulteriori possibilità di appello. Il riferimento alla vicenda dell’AIA , con la sua forse necessaria e frettolosa sottoscrizione (che avrebbe molto probabilmente meritato un preventivo confronto politico) e a quella dell’iter avviato per l’adozione da parte del Consiglio Comunale della Convenzione con Italcementi , per restituire alla Città le aree fino a poco tempo fa utilizzate , con tecnologie obsolete, per le attività connesse alla produzione e confezionamento del cemento, sono “solo” due delle questioni che debbono essere messe con immediatezza al centro del dibattito politico e del confronto con la Città senza ovviamente “trascurare” le altre criticità esistenti. Ciò per fare in modo di discutere ed individuare strategie comuni che , proprio perché tali, sono oggi, in un momento tanto difficile, l’unica via per fornire finalmente risposte . E’ quindi arrivato il momento di cambiare marcia e metodologie di approccio sui vari temi, per uscire dai personalismi con a mente esclusivamente il bene comune, evitando “colpi di mano” e scremando il dibattito da polemiche che tutto producono fuorchè quello che la gente comune sta aspettando. Credo infine che nessuno debba e possa arroccarsi ed utilizzare posizioni di privilegio per decidere in questo modo “troppo autonomamente” quale sarà l’assetto cittadino per i prossimi 30 anni ed oltre, masi debba comprendere che la Città, debba essere rimodellata esclusivamente senza compiere gli errori di sempre, anche perché Civitavecchia sta già pagando i risultati di politiche sconsiderate” .