CIVITAVECCHIA – “Preoccupa, e molto, quanto riportato dalla cronaca nazionale in merito ai ritardi per l’avvio dell’iter di bonifica dell’area dell’ex centrale termoelettrica che dovrà ospitare il grande ‘polo agroalimentare’.
Inutile sottolineare come l’hub rappresenti per la città un’opportunità gigantesca di rilancio economico ma soprattutto occupazionale.
Una infrastruttura che porterebbe Civitavecchia a essere il primo porto del Paese nella logistica della food industry italiana, della frutta e leader nella logistica del freddo totalmente ecocompatibile.
Le dichiarazioni, rilasciate anche oggi dal Presidente dell’Ap, Musolino, sono chiare: senza la documentazione che certifica come quell’area sia salubre saltano passaggio di consegne e investimenti.
Una sciagura che è necessario in tutti i modi evitare.
Per la bonifica ci sono buona parte dei 35 milioni pubblici ‘dirottati’ su Civitavecchia per la ‘bretella’ che connetterà l’A12 al porto.
Se quanto affermato dai vertici AdSP fosse fondato, ci troveremmo di fronte a un cortocircuito istituzionale che metterebbe a rischio la tempistica e la certezza non solo degli investimenti pubblici ma anche di quelli privati, quest’ultimi stimati in oltre 150 milioni di euro per la realizzazione del polo, con effetti chiaramente catastrofici.
Non vorremmo che la firma dell’accordo di programma, alla presenza del Ministro Salvini nell’aula consiliare del comune di Civitavecchia prima delle elezioni regionali, fosse derubricato ad una inutile passerella con finalità diverse e distanti dall’interesse per lo sviluppo e per il rilancio del nostro territorio”.
Lo dichiarano in una nota congiunta la Consigliera Regionale del Pd Lazio, Michela Califano e il Capogruppo Pd del Comune di Civitavecchia, Marco Piendibene.

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