“La Regione Lazio ha rigettato la richiesta di proroga della stazione di trasferenza e dal 30 giugno i rifiuti rimarranno probabilmente per strada. Siamo di fronte ad una POSSIBILE EMERGENZA SANITARIA. La gestione della discarica è da tempo stata revocata al Comune ed Hcs, per le loro gravissime inadempienze. I rifiuti non sono rimasti per le strade di Civitavecchia esclusivamente per il buon senso della Regione Lazio, che aveva autorizzato una “stazione di trasferenza” nella quale trasferire i rifiuti dai compattatori ai camion per il trasporto a Viterbo.

Questo ha già comportato un notevole aumento dei costi a carico dei cittadini. Un appartamento di 70 mq con un solo abitante pagava di Tares 2013 138 euro mentre di Tari 2015 è passato a 210 euro, con un aumento di oltre il 40% e servizi sempre più scadenti, con strade sporche al limite dell’indicibile. Il costo è destinato ad aumentare ancora e, stavolta, con il rischio di vedere le strade piene di rifiuti, in piena estate.

Dopo due proroghe e dopo oltre un anno di tolleranza, la Regione non poteva continuare ad aspettare che l’Assessore all’Ambiente Manuedda e il Sindaco Cozzolino facessero qualcosa. Niente di fatto, quindi, per la discarica e niente anche per la raccolta differenziata, dove Civitavecchia è ferma da quando si è insediata la nuova Giunta. Nel frattempo i comuni a noi vicini sono arrivati a riciclare oltre il 70% dei rifiuti  come Tolfa e Ladispoli e la Regione Lazio è arrivata al 32,7% , ancora bassa rispetto alla media nazionale che è del 42,3%. I dati aggiornati di Civitavecchia, nonostante i proclami di trasparenza, non sono noti e nulla è scritto sul sito del Comune. Gli ultimi dati conosciuti raccontavano di una città in coda a tutte le classifiche, con una percentuale di rifiuti riciclati ferma al 12,5%.

Ricapitolando, a quasi due anni dall’insediamento, la Giunta Cozzolino non è stata in grado di fare nulla per la discarica e nulla per la raccolta differenziata, inoltre la pulizia della città è a livelli inaccettabili. Non sono state fatte campagne di sensibilizzazione né condivisi progetti con la città. I costi di servizi tanto scadenti sono anche aumentati del 40 % e c’è un forte rischio che i rifiuti rimangano in strada perché , fra poco, non ci sarà un posto dove stoccarli.

Il PD di Civitavecchia crede che sia arrivato il momento che Manuedda se ne vada, assumendosi, finalmente, la responsabilità della sua totale incapacità e del suo totale immobilismo, peraltro condiviso con il resto della Giunta Cozzolino”.

Lo ha comunicato, in una nota stampa, la Segreteria del Partito Democratico di Civitavecchia.

 

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