“Il 27 gennaio del 1945 i soldati sovietici varcarono il cancello del campo di concentramento di Auschwitz. Dietro l’ammiccante scritta “Il lavoro rende liberi” trovarono un indicibile catalogo dell’orrore. Da quella data, che le Nazioni Unite vollero trasformare nella “giornata della memoria”, sono passati 73 anni. Anni durante ai quali più volte le forze oscure delle destre e del qualunquismo hanno tentato di ridimensionare, far passare sotto silenzio, o addirittura negare la Shoah.
Siamo di fronte ad una battaglia, quella contro il negazionismo, che va portata avanti con determinazione. Essere presenti e vigili, nella giornata della memoria, vuol dire combattere tutti coloro i quali credono di poter sopraffare i propri simili, di poterli torturare, affamare, spogliarli della loro umanità. Siamo qui per ribadire che tutti gli uomini nascono eguali, come diceva Rousseau. Siamo qui per contrastare la cieca violenza ed i demoni che albergano nell’umano.
Gli uomini e le donne del Partito Democratico di Civitavecchia ricordano gli Ebrei, i Rom, i Sinti, gli omosessuali, i pentecostali, i testimoni di Geova, i militanti comunisti e socialisti e tutti coloro i quali sono stati uccisi nei campi di sterminio dai nazi fascisti. Siamo qui a ribadire che esiste una sola razza, la razza umana, alla quale noi tutti apparteniamo, come fratelli”.

Così in una nota la Segreteria PD Civitavecchia

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