Pd Civitavecchia: ecco cinque proposte per ripartire

Il circolo locale del Pd guarda avanti, in modo costruttivo ed ambizioso. E lancia cinque proposte per il futuro del territorio.

“Il periodo non è dei migliori – ha confessato il segretario Pero Alessi – il rischio è che quanto posto in rilievo possa essere maliziosamente interpretato come pura propaganda. In realtà il circolo del Partito Democratico di Civitavecchia, a seguito di una discussione nei propri organismi interni, lancia un appello perché senza atteggiamenti da primogenitura e senza la presunzione di voler dettare i tempi e i contenuti dell’azione ad altri si agisca, realizzando una rete con il mondo politico, istituzionale, dell’associazionismo, e delle forze sociali per raggiungere alcuni obiettivi concreti che possano migliorare la vita delle persone. Pensiamo che ci si debba concentrare sul terreno del lavoro, dell’ambiente, della cultura e dei diritti civili. Ovviamente non si tratta di un programma esaustivo e neppure di anticipare i contenuti di un confronto che vedrà, in un prossimo futuro, la città impegnata per il governo della città”.

Cinque quindi i punti che dovrebbero essere, a giudizio del Pd, altrettanti terreni di iniziativa.

Il partito chiede di sostenere una sostanziale transizione energetica. “Siamo convinti che si debba uscire dalla dipendenza di una produzione di energia elettrica con l’uso di combustibili fossili – spiega il segretario Alessi – e riteniamo che si debbano condividere i progetti che, non consumando suolo e risorse del territorio, si propongano come occasioni di sviluppo e lavoro. In questo senso vanno la eventuale realizzazione di un impianto eolico offshore, un hub di realizzazione di pale eoliche e un impegno in direzione della logistica. Sul fronte del crocierismo pensiamo si possano realizzare protocolli di intesa con gli armatori che, in un clima di collaborazione e condivisione, attraverso il necessario coinvolgimento delle parti sociali interessate, possano aprire a prospettive di lavoro diretto per i nostri giovani e a occasioni, da concordare con l’associazionismo di settore, per le filiere locali della produzione enogastronomica negli approvvigionamenti. È del tutto evidente – aggiunge – lo stato di degrado in cui versa la città e le sue aree verdi. Si propone, quindi, di aprire un tavolo di trattativa con Enel e Tirreno power perché i propri extra profitti realizzati a seguito di una piena utilizzazione degli impianti, conseguenza della emergenza energetica derivata dalla guerra in Ucraina, possano essere destinati ad interventi di riqualificazione urbana. Non si può ulteriormente tollerare che il nostro Forte Michelangelo non rientri nella piena disponibilità della città per destinazioni di carattere culturale (ad es. Museo del Mare, Museo del Cinema, spazi per la nostra Biblioteca, ecc. ecc.) che avrebbero evidentemente conseguenze positive e ricadute sul tessuto commerciale e artigianale della città. A questo fine richiamiamo l’attenzione delle Istituzioni e delle associazioni per una battaglia comune”. Infine un impegno straordinario si chiede al fronte istituzionale ed associazionistico per iniziative di concreto sostegno al mondo della disabilità e nei confronti di tutti coloro che per varie ragioni sono posti ai margini.

“Vorremmo che queste nostre proposte venissero accolte, per una battaglia comune – ha concluso Alessi – senza forma alcuna di pregiudizio. Per quanto ci riguarda dichiariamo la nostra piena disponibilità a concorrere con altri al fine di portare a compimento azioni positive per migliorare la qualità della vita della nostra città”. (Civonline)