Patrizia Befani: “La Lega S. Marinella prenda posizione sull’ex amministrazione Bacheca”

SANTA MARINELLA – Patrizia Befani, consigliere del Comune di Santa Marinella, interviene per chiedere alla Lega una posizione chiara è decisa rispetto alla passata esperienza amministrativa del sindaco Roberto Bacheca.

Siamo abituati ormai alle radiocronache marziane dettate da Roberta Felici, che descrivono consigli comunali inesistenti ed interventi di una minoranza che tenta di difendere l’indifendibile e lo fa sempre in maniera sgraziata e mai puntuale. La Lega, prima di rivangare storia passata e raccontare la fantascienza ci dichiari espressamente che posizione vuole assumere nei confronti della passata amministrazione, ci dichiari a chiare lettere se vuole promuovere o bocciare l’esperienza Bacheca. E’ fondamentale saperlo, poi si ragiona sul resto.

Anche perché è chiaro e documentato come il dissesto non sia figlio di quest’amministrazione ma venga dal recente passato, un passato fatto di disagio e di spese incontrollate. Tra queste spese incontrollate non bisogna inserire i miei interventi in materia di promozione turistica, tutti rigorosamente giustificati e dotati di una propria sostenibilità finanziaria, ma la tragica avventura di Alessio Marcozzi e della Pro Loco di Santa Marinella, ormai finanziariamente ingestibile, che in tandem hanno drenato quasi mezzo milione di euro di risorse pubbliche con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Non rinnego la mia elezione tra le fila della maggioranza che ha sostenuto Roberto Bacheca ma con dignità voglio ricordare il modo critico con il quale ho sempre sottolineato certe scelte e la dignità con la quale ho voluto porre termine a quell’esperienza che è stata un letterale disastro per la mia Città, disastro con il quale faremo i conti ancora per anni, tutti. Ecco, spirito critico e dignità, le qualità che mancano all’odierno rappresentante della Lega che non è mai riuscita a conquistare un seggio in Consiglio Comunale ma è sempre prodiga nel dispensare consigli e nell’imporre strategie, in attesa di cambiare la prossima bandiera.