Dal consigliere comunale del Partito Democratico, Stefano Giannini riceviamo e pubblichiamo. “Come volevasi dimostrare. A cercare di smentire la necessità di rinnovamento nel PD arriva una nota dell’attuale Coordinatore della Segreteria, che è già stato Segretario del Partito 5 anni fa, per anni dirigente del PCI, PDS e DS e che ora, dopo essere stato nuovamente inserito nella Segreteria, sembrerebbe uno dei nomi in lizza per la guida del partito. Tanto di cappello dinanzi l’excursus politico di Clemente Longarini, per il quale tra l’altro nutro stima e rispetto così come per ogni dirigente del PD, ma è nella stessa tesi difensiva che possiamo trovare il capo d’accusa. Voglio essere chiaro e ribadire che non vi sono, nel partito locale, problemi o dubbi sull’integrità, sull’onestà e sulla moralità della classe dirigente. Il problema che ho posto e che pongo, cari Democratici, è di ordine gestionale e politico. La politica e la gestione del partito maturata nel corso degli anni, in cui peraltro si sono avvicendati sempre gli stessi nomi, è a mio avviso un fallimento. Posso capire che per alcuni il mio giudizio non sia attendibile, ma quando il giudizio arriva dal voto e dalla voce dei nostri elettori e simpatizzati, allora bisogna trarne le dovute conseguenze e responsabilità. E questo non per il bene di uno ma per il bene di tutti, per il bene del PD, del centrosinistra e del nostro stesso paese”.

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