L’Assessora Gubetti: “purtroppo necessario abbattimento di un albero perché gravemente compromesso, che sarà subito ripiantumato”.

Hanno preso il via questa mattina al Parco della Rimembranza a Cerveteri le attività di potatura delle alberatura a cura della Multiservizi Caerite.
E’ importante ricordare che il Parco della Rimembranza si trova sulla piazza principale di Cerveteri, di fronte al monumento ai Caduti, che venne inaugurato nel 1924 in memoria dei soldati cerveterani caduti durante la prima guerra mondiale. I 41 lecci presenti nel parco simboleggiano i soldati che persero la vita durante il conflitto. Ai piedi di ogni singolo albero posto al perimetro del parco ci sono le targhe con incisi i nomi dei giovani cerveterani che avevano sacrificato la vita per la nostra libertà ed è quindi un luogo simbolo della storia della nostra città.
“Purtroppo, dopo attenta analisi l’agronomo è stato costretto a procedere con l’abbattimento di un albero – dichiara l’Assessora alle Politiche Ambientali Elena Gubetti – si tratta dell’albero numero 12, quello intitolato a Giuseppe Graziani, nostro concittadino caduto in guerra, che presentava già dal 2018 dei problemi di staticità dovuti ad una grossa cavità/caria che si era riscontrata alla base del colletto della pianta”.
“Essa – prosegue la Gubetti – è stata dunque  oggetto di una attenta valutazione visiva e strumentale negli anni anche attraverso un dendrodensimetro che serve per l’indagine effettuata con metodo WTA, che ha evidenziato una cavità interna molto estesa al colletto e un legno residuo al di sotto della soglia di sicurezza. Nel dettaglio, l’agronomo aveva riscontrato già nel 2018 un fattore di sicurezza insufficiente con ampia cavità al fusto e nel 2020 il legno alla base del tronco presentava due ampie cavità che imponevano la sostituzione dell’esemplare”.
Ovviamente vista l’importanza simbolica di queste piante è prevista la sostituzione con un nuovo esemplare già per domani mattina.
“Il nuovo leccio sarà già di grandi dimensioni, con una circonferenza di circa 35/40 centimetri – prosegue la Gubetti – ci tengo in ogni caso a sottolineare un aspetto: è sempre un dolore e un dispiacere per tutti dover ricorrere all’abbattimento di un albero e non viene mai fatto senza soppesare tutti gli aspetti; è una scelta difficile che deve tenere in conto il valore ambientale dell’albero e la sicurezza dei cittadini. La pianta abbattuta è stata oggetto di un attacco dovuto ad un agente patogeno che negli anni ha letteralmente mangiato la parte centrale del tronco che oggi era irrimediabilmente compromessa, gli esperti qualificati in materia svolgono il loro lavoro con professionalità e coscienza e mai una scelta del genere viene assunta con superficialità.
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