“Da quanto emerge dalle notizie sulle operazioni della DIA nel territorio a nord di Roma è chiaro che la camorra ha investito in queste zone in proprietà e attività per centinaia di milioni. L’operazione è la conseguenza di indagini avviate da tempo e conferma la preoccupante ramificazione avvenuta negli ultimi anni.

Fermo restando che, a differenza di altre realtà italiane, a Ladispoli e nei comuni di questo territorio non si è mai registrato nessun collegamento tra la malavita organizzata e gli ambienti politico-amministrativi, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’entità del fenomeno  portato alla luce dalle indagini della DIA.

Appare incomprensibile che persone inviate molti anni fa in soggiorno obbligato in questo territorio, come è successo in altre città,  abbiano potuto poi sviluppare attività e acquisire proprietà con finanziamenti provenienti dalle loro zone di origine.

La cultura dei nostri territori  è estranea a questi fenomeni ed è arrivato il momento che le persone coinvolte siano allontanate e rimandate nei loro luoghi di origine.

Stiamo valutando la possibilità di costituirci parte civile per la tutela dell’immagine della Città che, ripetiamo ancora una volta, è del tutto estranea a questo tipo di fenomeno”.

Lo ha dichiarato Il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta.

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