“L’emergenza a Ladispoli non è ancora finita”. Queste le prime dichiarazioni del sindaco Crescenzo Paliotta al termine dell’unità di crisi che si è tenuta questa mattina a Palazzo Falcone a cui hanno preso parte le forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, la Capitaneria di porto e le Protezioni civili.

“A quasi 48 ore dalla tromba d’aria che ha colpito la nostra città  – ha proseguito Paliotta – non è ancora possibile fare una stima definitiva dei danni che, però, sono ingentissimi. Fino ad ora i  Vigili del fuoco, che hanno allestito in Comune  una centrale operativa e sono presenti con 20 uomini e quattro mezzi, hanno effettuato oltre 180 interventi. Ci auguriamo di riuscire a riattivare entro oggi tutta la circolazione cittadina e riaprire al traffico le vie che sono ancora chiuse. Le segnalazioni di danni che i cittadini hanno consegnato finora in  Comune sono oltre 400 a cui dobbiamo aggiungere 100 alberi sdradicati e 60 pali della pubblica illuminazione. Anche l’agricoltura in alcune zone ha subito danni gravi: invitiamo tutti gli agricoltori a presentare la segnalazione dei danni subiti entro giovedì, compilando i moduli che possono reperire in aula consiliare”.

“Già da ieri – ha concluso Paliotta – abbiamo avviato tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità naturale e oggi pomeriggio avrò un incontro in Regione insieme ai comuni di Fiumicino e Cerveteri e al municipio di Cesano. Un evento così catastrofico come quello di domenica scorsa non era mai accaduto nella nostra città. Una furia devastante che ha causato la morte di un giovane e il ferimento di 22 persone, di cui due ancora ricoverate in ospedale. Alle loro famiglie va tutta la nostra solidarietà. Ai parenti della persona deceduta, di nazionalità indiana, abbiamo offerto la disponibilità del Comune a sostenere le spese per il funerale. A nome della città di Ladispoli un ringraziamento particolare a tutti coloro che in queste ore si sono prodigati e si stanno prodigando per aiutare i nostri concittadini in difficoltà. Un grazie, quindi, alle forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione civile, alla Capitaneria di Porto e a tutti i volontari”.

 

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