Venerdì 10 febbraio alle 17.30 l’inaugurazione. La mostra sarà visitabile ad ingresso gratuito per l’intera giornata di sabato 11.

Sarà inaugurata venerdì 10 febbraio alle ore 17.30 e rimarrà visitabile per l’intera giornata di sabato 11 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00 la mostra artistica di Tiziana Rinaldi Giacometti ‘Luoghi non luoghi’ e curata da Miriam Castelnuovo. Il nome “Luoghi non luoghi” scelto dall’artista Tiziana Rinaldi Giacometti per questa mostra in programma a Sala Ruspoli si riconferma come l’approfondimento di un’importante poetica personale. In questa mostra, al centro dell’ispirazione di Tiziana, c’è Marc Augè, etnologo e antropologo francese e al concetto di “luogo” nella sua dualità come di uno spazio ben definito e dunque abitabile, condivisibile, e dell’opposto di questo come di un “non luogo” che pur esistendo, non viene inteso ne’ vissuto in quanto tale.

L’appuntamento è in Sala Ruspoli a Cerveteri, in Piazza Santa Maria, e l’ingresso è gratuito.

“Invito tutti gli appassionati d’arte a visitare la mostra della nostra concittadina Tiziana – ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri  – un’artista che già ha avuto modo di esporre le proprie opere e la propria passione per l’arte in numerose e prestigiose occasioni. Sono certo che ne rimarrete estasiati”.

Il suo lavoro si concretizza nella quasi totale e opposta consapevolezza dell’ “essere non essere” e di “un tempo non tempo” come di quegli argomenti su cui insistere nel delineare il fulcro di questa ricerca in divenire. Accanto ad oggetti la cui natura è evidentemente precaria, effimera, anche i luoghi abitati di cui narra l’artista appaiono vissuti di sfuggita: figli di circostanze frettolose e per questo superficiali di una vita che ci riguarda tutti, ove l’apparenza assume un maggiore peso rispetto all’esistenza. Da qui Tiziana Rinaldi Giacometti esaspera il concetto di esistenze transitorie con i suoi “luoghi non luoghi” la cui percezione si concretizza nella libera interpretazione di ciascun spettatore.

“Le mie tele – spiega l’artista – sono sempre come luoghi, e spazi bianchi dove transitano queste persone sole e indipendenti prese solamente da loro stessi. Mi capita raramente di rappresentare tante persone in uno spazio e se lo faccio sono sempre sole nei confronti dell’altro”.

Le figure dipinte dall’artista su quelle pareti bianche e vuote nel loro reiterarsi essenziale si rivelano pertanto come i protagonisti inconsapevoli di questa reciproca incomunicabilità contemporanea. Le sue tele paiono fungere sempre più da rifugio di questa sua Passione umana, come labirinti invisibili da ripercorrere fino al raggiungimento della soluzione. Nella sua opera l’artista mescola ai toni coerentemente delicati della stessa tavolozza, intelligenza e creatività’ da cui ella fa emergere alcuni degli elementi in lei ricorrenti come la fragilità del momento, la ricerca di uno sguardo, la contemplazione di una quotidianità’ trascurata. Frammenti legati a esistenze diverse che Tiziana Rinaldi Giacometti fonde in un’unica forma, delicata e rigorosa come l’impronta del suo pennello nell’impellente generare “luoghi non luoghi”.

 

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