Molto partecipato l’incontro di presentazione pubblica della prima Comunità Energetica di Santa Marinella organizzato da “il Paese che Vorrei”

SANTA MARINELLA – Il Consigliere Comunale, Lorenzo Casella, ha introdotto l’incontro affermando che la creazione della Comunità “A Tutto Sole” è una rappresentazione concreta dell’idea di città che il gruppo politico cui appartiene ha sostenuto in questi anni e cioè costruire una comunità consapevole del valore del proprio territorio, impegnata nel preservarne le ricchezze ambientali e progettarne il futuro in maniera sostenibile. Ha riportato alcuni esempi dell’azione politica del Paese che Vorrei a partire dalla difesa di piazza Trieste. È infatti grazie alla mobilitazione della collettività che ne impedì l’abbattimento delle alberature se oggi la piazza può ancora offrire ai cittadini la sua bellezza e la sua funzione.

Sempre grazie alla mobilitazione di una comunità attiva si è giunti alla sospensione, che si spera definitiva, del project financing della Passeggiata che avrebbe danneggiato dal punto di vista funzionale e ambientale questo nostro bene comune facendo ricadere il costo dell’intervento sulla collettività. Altro esempio ha riguardato le case popolari per la consegna delle quali Il Paese che Vorrei, insieme ad altri organismi, si è impegnato affinché ciò avvenisse attraverso la riqualificazione di edifici esistenti, senza ricorrere a nuove costruzioni e quindi a consumo di suolo zero. Questi, come altri esempi ricordati, sono le testimonianze di una comunità consapevole del proprio ruolo che sta crescendo nel nostro territorio.

La presidente della Comunità “A Tutto Sole”, Clelia Di Liello, ha sostenuto che – secondo studi scientifici- la produzione di energia da pannelli fotovoltaici a Santa Marinella e Santa Severa è tra le più alte in Italia, superata solo dal sud della Sicilia (produzione annua per kW della potenza FV istallata e’di 4,2 kWh/giorno = 1534 kWh/anno). Siamo in una privilegiata posizione geografica che va preservata e capitalizzata. L’energia solare, il nostro sole sono da considerarsi un bene comune primario e abbiamo il dovere etico, oltre che economico, di sfruttarla al meglio e di trarne il massimo beneficio. Ciò è possibile utilizzando la produzione energetica solare entro perimetri territoriali ristretti per diminuire i costi di gestione della rete e condividerla con i cittadini all’interno del nostro territorio.

Infine Mauro Gaggiotti, esperto CER e socio di “ènostra”, ha illustrato il funzionamento delle comunità energetiche. Costituite da produttori (coloro che posseggono pannelli solari) e consumatori (chi semplicemente usufruisce dell’energia condivisa), le Comunità partecipano dal basso, grazie alla volontà dei cittadini, alla rivoluzione ecologica che tutti noi abbiamo il dovere di sostenere.

Soprattutto in questo circondario, da oltre 70 anni investito dalla presenza di centrali a gas e a carbone, con gli effetti negativi sulla salute che tutti conosciamo, le Comunità energetiche dichiarano l’urgenza e la necessità di cambiare strada e fanno pressione perché i governi a tutti i livelli si facciano promotori di questo processo anche attraverso una più agile normativa che ne agevoli la formazione.

La partecipazione è stata attiva e l’iniziativa si è conclusa con successo. A breve un incontro di approfondimento con i numerosi cittadini che hanno manifestato l’interesse a partecipare alla Comunità A Tutto Sole