Giovanni Moscherini e Pietro Angelo Collia non dovranno risarcire al Comune i 400mila euro contestati per il presunto danno erariale derivante dall’appalto dei lavori di riqualificazione, ristrutturazione, delocalizzazione e nolo delle celle frigorifere del mercato. Lo ha deciso la sezione giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei Conti, che con la sentenza dello scorso 22 settembre ha prosciolto l’ex sindaco e l’allora responsabile unico del procedimento da ogni accusa.
Sui lavori la Procura regionale della Corte dei Conti aveva chiesto la condanna al risarcimento di 120mila euro per Moscherini e 280mila euro per Collia, ipotizzando due distinti reati: l’aver affidato i lavori senza una regolare procedura di gara e gli esborsi effettuati a causa di una serie di lavori aggiuntivi commissionati sempre alla stessa ditta appaltatrice, senza espletare anche in questo caso una procedura di gara.
“La segnalazione alla Corte dei Conti – dichiara Moscherini – sembrerebbe sia partita da una denuncia dell’allora commissario straordinario Santoriello. Con il mio avvocato stiamo verificando le carte, ma se fosse vera questa notizia denuncerò a mia volta Santoriello per abuso di atti d’ufficio”. L’ex sindaco ringrazia la Corte dei Conti per il proscioglimento ed attacca duramente Cozzolino per la decisione del Comune di costituirsi parte civile. “Non deve fare il poliziotto – afferma Moscherini – continua a fare il giustizialista e a godere delle disgrazie degli altri. Per Cozzolino una denuncia equivale ad essere colpevole, la smetta invece di costituire il Comune parte civile in ogni procedimento e pensi invece a risolvere i problemi della città. Se fossi rimasto sindaco avrei aperto il mercato nel 2012, invece ho ricevuto una denuncia alla Corte dei Conti. In questo procedimento – conclude l’ex sindaco – l’amministrazione ha preso un’altra toppa, e sto valutando se ci sono gli estremi per una richiesta danni al Comune, per dare una lezione ai sapientoni del M5S”.
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