In alcuni condomini civitavecchiese, circolano delle preoccupanti notizie assai allarmanti, secondo le quali i condomini che utilizzano i bidoni per la raccolta condominiale, dovrebbero sobbarcarsi ad un esborso aggiuntivo di circa 160 euro mensili: servirebbero per coprire i costi di pulizia e disinfezione dei cassonetti verticali, posti negli androni a servizio del condominio. Dalle voci sentite, non è dato saper come verrebbero addebitati i costi: se in bolletta dei singoli condomini, o in altro modo.

Una notizia del genere richiede una immediata conferma o smentita, almeno da parte dell’assessore all’ambiente Manuedda. Con l’occasione sarebbe assai utile, per un Movimento che fa della trasparenza una delle sue bandiere principali, illustrare compiutamente ai cittadini, i reali costi dalla raccolta differenziale porta a porta di prossima introduzione, affrontati dalle famiglie e dai gestori di attività commerciali.

Circa 40 anni fa, a Roma, vennero introdotti i cassonetti di raccolta e tolti i cesti condominiali, ciò portò:

–       ad uno snellimento del processo di raccolta dovuto ad una maggiore meccanizzazione;

–       ad una sensibile riduzione de costi, dal momento che è notorio come la raccolta differenziata del tipo porta a porta, abbia dei costi, tra  più alti tra tutte le tipologie della raccolta dei rifiuti urbani;

–       alla riduzione del negativo impatto ambientale – dovuto ai bidoni condominiali, messi in strada – con il conseguente minor pericolo per i portatori di Handicap, le persone anziane e le carrozzine dei bambini.

Molto probabilmente, sarebbe più utile la raccolta con il sistema ad isole interrate, con apertura tramite la digitazione del codice fiscale, che snellisce, velocizza e meccanizza il sistema di raccolta. Ha un elevato costo di realizzazione, ma una volta realizzato, rappresenta uno dei costi di gestione più bassi.

Dott.Chim Massimo Mazzarini

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