“Mi sarebbe piaciuto assaggiare qualche delizia al terminal del gusto.Temo che dovrò aspettare a lungo”. Così la deputata Pd Marietta Tidei entra nella discussione sul terminal.
“L’opera, che dà seguito ad un’ottima intuizione che va senz’altro approfondita e sostenuta, avrebbe dovuto far conoscere le eccellenze agroalimentari made in Italy in un quadro sinergico con la città. Un progetto molto ambizioso: 1500 mq di spazi, una rete di 61 imprese e cooperative, un investimento di sette milioni di euro dei quali, vale la pena ricordare, due milioni sono di denaro pubblico provenienti dai fondi del PSR e mi auguro che la Regione valuti la correttezza dell’impiego di quelle risorse perché il terminal del gusto non sia l’ennesima opportunità persa. Mi duole che il terminal si sia arenato, mi preoccupano le polemiche sui pagamenti sia dei lavoratori fin qui impiegati che delle imprese. E’ un peccato che si vadano a perdere le
ricadute occupazionali sul territorio. Lo scalo marittimo e la città devono collaborare anche nell’ottica di rilanciare questo progetto. Se è necessario ripensare il terminal del gusto, lo si faccia creando percorsi enogastronomici che coinvolgano anche la città. Di certo i turisti apprezzeranno”.

 

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