“Ormai ci troviamo di fronte ad una donna sola al comando. La segretaria generale Caterina Cordella, riaffermando il suo ruolo “superpartes”,  adesso ha chiesto ai consiglieri di maggioranza di rimborsare i 194mila euro utilizzati per i lavori sulla frana alle Colline dell’Argento che sono poi stati votati dal M5S come un debito fuori bilancio. Ma non era stata la stessa Cordella a dare un parere preventivo positivo alla delibera in questione poi approvata in consiglio? Non c’era inoltre il parere positivo anche dei revisori di conti?”. E’ quello che si chiedono i vice coordinatori di Forza Italia Emanuela Mari e Giancarlo Frascarelli.
“A questo punto è necessario un chiarimento da parte dell’amministrazione che dovrebbe smettere di guardare al passato ma pensare invece al presente e ad un futuro sempre più preoccupante. I grillini che hanno nella trasparenza e nella legalità il proprio cavallo di battaglia dovrebbero finalmente iniziare a dare delle risposte anche sul sito istituzionale – aggiungono Mari e Frascarelli -. Come previsto dalla legge nella sezione Amministrazione Trasparente dovrebbero essere pubblicati tutti i curriculum e i compensi dei dirigenti, dei consulenti e dei collaboratori. Sul nuovo sito del Comune di Civitavecchia invece non è proprio così a partire proprio dal segretario Cordella, la cui retribuzione non è reale ma siamo convinti che sia molto più alta di quella dichiarata. Inoltre non sono presenti i curriculum dei dirigenti Rapalli e Carugno. Ed è molto importante conoscere le specifiche competenze di Rapalli per valutare se ha i titoli per ricoprire il ruolo di vice segretario, e di conseguenza se gli atti firmati sono da considerare validi o illegittimi. Anche per i consulenti non sono stati pubblicati tutti i curriculum, nonostante una precisa direttiva dell’Anac. In questo caso non figura quello dell’avvocato Pellegrino, a cui il Comune ha affidato un incarico esterno per una controversia legale legata ai derivati. L’avvocato Pellegrino oltre alla normale parcella riceverà una somma pari al 3% di quanto eventualmente farà risparmiare al Comune, una retribuzione che riteniamo irrituale ed anomala. Di trasparente al Pincio quindi c’è ben poco, a partire dalla nomina degli stessi dirigenti. Rapalli, Carugno hanno infatti in “comune” la diretta conoscenza e precedenti esperienze lavorative condivise con la Cordella, che è anche la responsabile anti corruzione. Visto il ruolo che ricopre è doveroso un chiarimento anche sulle modalità di selezione, e l’amministrazione deve spiegare se è intervenuta o meno con indicazioni o segnalazioni. Il segretario per il ruolo che ricopre doveva infatti dichiarare la propria incompatibilità dall’esprimere un giudizio. C’è stato un conflitto di interessi o si è astenuta dalla valutazione? Perché dove c’è la Cordella vengono affidati incarichi all’avvocato Pellegrino? Speriamo che almeno questa volta l’amministrazione rompa il silenzio e risponda finalmente alle nostre domande, o ha qualcosa da nascondere?”.

 

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