Maltempo, la città sotto una tempesta d’acqua

Strade allegate, buche e ponti chiusi: dopo due anni di nulla, adesso il Pincio a chi darà la colpa dei tanti disagi?
Una città nella morsa dell’acqua. Il nubifragio di giovedì mattina ha di nuovo evidenziato i tanti, troppi, problemi che
Civitavecchia deve affrontare nel momento in cui si abbatte un temporale. Sono bastate poche ore per creare non solo
disagi ma anche danni. Una situazione straordinaria, indubbiamente, ma rimane il fatto che la prevenzione non
ha ancora una volta funzionato. Stiamo parlando delle catidoie come sempre oggetto di nessuna attenzione da parte
del Pincio e più in generale una ordinaria manutenzione che, in occasioni come questa, si fa notare. Strade con buche
come piscine, con l’asfalto che non esiste più: ponti allagati e come nel caso di quello di San Gordiano chiuso fino al primo pomeriggio, con inevitabili ripercussioni sul traffico. Per non parlare dei semafori, subiti “colpiti” dall’ondata di maltempo. Ma quello che colpisce è il silenzio del Pincio: questa volta sarà difficile dare la colpa alle precedenti amministrazioni. In due anni in cui l’assessorato ai Lavori Pubblici non ha prodotto nulla, aspettiamo con trepidazione, se ci sarà, un intervento dell’assessore Pantanelli. Tra perdite d’acqua continue e alluvioni. Civitavecchia assomiglia sempre di più ad una barca alla deriva, in balìa del più completo abbandono.