“Apprezzo i tentativi per l’opera di rinnovamento del sindaco Cozzolino. Sono tentativi che forse potranno portare dei benefici alla formazione di una classe dirigente nuova di cui la Città ha indubitabilmente bisogno. Ho delle riserve per l’opera dell’opposizione che svolge questa funzione all’insegna della cultura amministrativa dominante del passato recente e meno recente. Il sospetto o, peggio ancora, il pregiudizio hanno ispirato l’azione della lettera alla Commissione aggiudicatrice per il bando SGR da parte di membri dell’opposizione. Il sospetto o il pregiudizio hanno radici, evidentemente, nell’antica opera di chi ha amministrato “prima” e chi ha amministrato “prima” ha spesso ispirato la sua opera ad interessi di parte, tante volte poco trasparenti. Ciò è evidente altrimenti non si sarebbe scritta una lettera così poco legittima e così poco legale. Al di là delle considerazioni, legalmente ineccepibili del prefetto Gabrielli, mi sembra giusto considerare che il fatto, nel suo complesso, segni un’ulteriore caduta del livello della politica nella nostra Città. Quando ci si rivolge ad un’autorità amministrativa “superiore” che può sancire un comportamento o imporre delle regole è altrettanto evidente che non si riesce più a discutere, a comunicare, ad interagire nell’ambito delle diverse funzioni istituzionali. Viene meno la politica, cioè l’arte del fare le cose fidando nei propri convincimenti , a questo principio viene sostituito il disconoscimento delle idee degli altri macchiandoli, appunto, del pregiudizio e del sospetto. Io ritengo che la politica deve sapersi rinnovare, non tanto e non solo negli uomini, ma principalmente riscoprendo i rapporti con il territorio come valore e ripartendo dal basso, appunto dalla gente e dai suoi bisogni. In questo senso penso che non è sufficiente l’opera di amministratori illuminati e tecnicamente efficienti, chiusi nella propria “conoscenza” e nella propria boria per risanare una comunità sociale come la nostra. Forse è questo un difetto di Cozzolino e dei grillini. Penso, invece, che è utile ripristinare le regole della democrazia. Ciò che è avvenuto, da qualunque parte si vuole osservare, rappresenta un fatto segnato dall’autoritarismo”.

Lo ha comunicato il Dott. Flavio Magliani, Associazione “Nuovi Orizzonti”.

 

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