“La nostra mozione sulla delicata questione delle sale giochi e del gioco d’azzardo non è stata discussa al Consiglio Comunale di giovedì scorso per la sopraggiunta mancanza del numero legale di consiglieri comunali. Si tratta di un comportamento scorretto che stigmatizziamo, ricordando che al precedente consiglio, il presidente dell’assemblea Palmini aveva chiesto al consigliere M5S Marco Dinelli di ritirare la mozione, già all’ordine del giorno, per meglio affrontarla nella successiva seduta, e il consigliere Dinelli aveva dato la propria disponibilità.

Il punto però non è la scorrettezza nei confronti del nostro movimento. Quello che lascia allibiti è la superficialità manifestata dai consiglieri e dal sindaco, rispetto ad un fenomeno che colpisce pesantemente e in modo patologico una fetta significativa della nostra collettività. In Italia sono circa 800.000 le persone vittime a vario grado della ludopatia e tutto quello che può essere fatto per contrastarla è meritevole e doveroso. Se la proporzione è quella, si tratta di un problema che potrebbe riguardare oltre 200 adulti di Tarquinia, che stanno lentamente scivolando in un abisso spesso irreversibile, specie se mancano opportunità concrete di sostegno alle famiglie che cercano di aiutare un famigliare caduto in un labirinto psico-emotivo senza uscita.

A Tarquinia è urgente affrontare una seria discussione sul tema perché aumentano a dismisura le nuove sale e l’ampia disponibilità di slot-machine o di “innocui” gratta e vinci. L’argomento meriterebbe un consiglio comunale dedicato, ma per ora non possiamo che registrare con rammarico la mancanza del numero legale per poterne parlare all’ultimo consiglio comunale”.

Lo ha comunicato il M5S Tarquinia.

 

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