Sulla delega all’Ambiente affidata al capogruppo consigliare del Pd Flavio Magliani si registra l’intervento polemico del 5 Stelle. “Ci fa specie – si legge nella nota diramata dal movimento – che la delega sia passata da una convinta ambientalista ad un medico pediatra che nel marzo 2003 votò come consigliere comunale a favore della conversione a carbone della centrale di Tvn”. “Qualcuno dirà che sono fatti interni alla maggioranza – sostiene il 5 Stelle – ma quando vediamo che, a seguito di una spaccatura sulla controversa vicenda del rinnovo dell’Aia per la centrale di Torre Valdaliga, la delega per l’ambiente a Roberta Galletta è stata ritirata e successivamente consegnata al dottor Magliani, è lecito rimostrare qualche perplessità. Ci fa specie che questa delega sia passata da una convinta ambientalista ad un medico pediatra che il 25 Marzo 2003 votò come consigliere comunale a favore della conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga. Il rinnovo dell’Autorizzazione di Impatto Ambientale (AIA) alla centrale di Torre Valdaliga, che per il sindaco e questa maggioranza è stata una vittoria, per la città è stata l’ennesima umiliazione perché: ore di funzionamento annue passano da 6000 a 7500; quantità di carbone bruciabile passa da 3,6 a 4,5 mln di tonnellate l’anno; per la qualità di carbone il limite di zolfo contenuto passa da 0,3% a 1%; la quantità di monossido di carbonio passa da 50a 120 mg/Mc; la farsa della chiusura della centrale nel 2034 era già prevista nella vecchia AIA, 25 anni a partire dal 2009; la quantità di polveri viene portata a 160 tonnellate l’anno, ma nel 2011 TVN ha emesso 55 tonnellate e 62 nel 2012; nessun controllo in continuo sui microinquinanti (nichel, arsenico, mercurio) estremamente dannosi per la salute anche in quantità minime, che rimangono monitorati solamente in discontinuo con frequenza annuale; i depuratori per i gas in uscita (DeNOx, DeSOx) non avranno un’efficienza di almeno il 97% come dichiarato, ma fino al 97%: più che limiti sono saldi di fine anno. Il tutto senza citare le famose 37 criticità che i cittadini non hanno mai potuto conoscere e che avrebbero dovuto portare alla chiusura della centrale ad agosto 2012. Esautorare l’unico assessore che ha osato dire come stanno le cose è segno che la lingua batte dove il dente duole. La pur tardiva retromarcia della “sdelegata” assessore Galletta è stata solo un’onesta presa di coscienza che l’attuale sindaco non ha apprezzato, forse perché l’Enel è pronta a pagare un indennizzo ambientale al Comune? Se così fosse, chiediamo al sindaco di rendicontare euro per euro come saranno spesi questi soldi, figli di un compromesso fatto sulla pelle dei cittadini, che non avendo potere decisionale, abbiano almeno il diritto di sapere per cosa è stata svenduta la loro salute. Quest’ultimo atto del sindaco Tidei è un pessimo segnale per la città – conclude il 5 Stelle – troviamo che la delega all’ambiente data al dott. Magliani, sostenitore del carbone, sia un’assurdità come lo sarebbe una delega all’infanzia data ad Erode”.