Lungoporto… stretto

Una delle passeggiate più belle della città è ridotta nel degrado. Bidoni dei rifiuti, tavoli e sedie su un pavimento lurido: il Comune batta un colpo.

 

Si chiama lungoporto, ma più che lungo è stretto. Ed è stretto per… mal Comune. È infatti responsabile Palazzo del Pincio per il fenomeno di “ristrettezze” in cui si ritrova una delle passeggiate più belle della città. Direttamente, per la scelta di avviare una raccolta differenziata porta a porta che non ha alcun senso logico, a maggior ragione quando si tratta di locali pubblici.
E indirettamente, perché dovrebbe controllare in proprio e per bene se le distanze per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico sono o meno rispettate.
Il risultato di tutto ciò è che per godersi la bella vista sul Forte Michelangelo e sulla parte storica del porto, bisogna fare lo slalom tra tavolini e bidoni.
Ma sopratutto, e qui torniamo ad un’altra diretta responsabilità del Comune tra l’immondizia.
Infatti si possono notare cimiteri di cicche di sigaretta e altri rifiuti in libertà in vasi e fioriere e soprattutto in terra. Su un pavimento peraltro lurido: ma non è attiva la pulitrice?
Una situazione incresciosa.