“Non l’uomo per la legge, ma la legge per l’uomo” (Mc 2, 27-28).
Questo antico e molto sapiente insegnamento ci ricorda e ci fa riflettere su chi è il soggetto della storia, il protagonista della meravigliosa esperienza della vita, l’elemento centrale dell’esistenza: l’uomo!
Noi siamo il vero miracolo di questo mondo e, come tutte le cose preziose, dobbiamo custodirlo con cura, comprenderne il significato e responsabilmente farlo crescere, renderlo utile e donarlo agli altri. Ecco perché la violenza, l’omicidio, lo sfruttamento, il pregiudizio, il razzismo, la schiavitù e il bigottismo sono i veri veleni di questo mondo. Perché sono vere eproprie bestemmie verso la sacralità della vita e dell’uomo. Essi sono frutti malati dell’ignoranza e della presunzione. Il presuntuoso crede di poter offendere a suo piacimento il bene più prezioso che esiste: la vita umana! Cosa sarebbero i fiumi, i laghi, il mare, le stagioni, le stelle, cosa sarebbe la natura senza l’uomo che la osserva, la vive e la comprende? Niente!
Senza un essere consapevole e dotato di linguaggio, senza la consapevolezza, il tutto sarebbe inutile. Perché qualcosa possa esistere è necessario qualcuno che lo riconosca. Ma come accade per le vicende della vita politica e economica a livello globale, dove sciacalli presuntuosi e ignoranti umiliano, offendono e mortificano la vita umana sfruttandola, impoverendola fino anche ad ucciderla attraverso guerre, malattie e miserie varie, così anche dentro ognuno di noi si possono annidare pensieri, convinzioni, giudizi, sistemi morali e culturali che ci impoveriscono e ci imprigionano togliendoci la possibilità di crescere, conoscere e gustare la vita che ci appartiene.
Il senso del dovere, della responsabilità e della rettitudine, quando diventano legge che ci governa sono veleni che ci ammalano lentamente e ci inaridiscono il cuore e la mente. Chi adora e serve una legge, una regola, un libro rinuncia alla libertà e alla dignità proprie dell’essere umano e si rinchiude nella prigione del pregiudizio, dell’ignoranza e dell’arroganza.
La storia è ricca di violenze e di abusi psicologici e fisici a danno della donna, dei cittadini e di intere popolazioni in none della legge o di un libro o di una fede. Oggi è come ieri! La così detta cultura, il buon costume, le tradizioni ancora mietono vittime ed ammalano di nevrosi generazioni intere. La psicoterapia ha questo obiettivo: restituire alle persone la possibilità di scoprire, conoscere e costruire la propria vita con unicità, autenticità e passione. La psicoterapia mette l’uomo al centro dell’esperienza liberandolo dai condizionamenti per portare alla luce il vero potenziale umano della persona e condurlo a maturazione e compimento. Oggi più che mai la vera sfida è vincere la paura di essere sbagliati o di sbagliare, riconoscere di non sapere nulla e rimetterci alla ricerca della verità e superare il pregiudizio sessuale e razziale e la discriminazione di genere.
Solo così potremmo intraprendere un cammino di vera conoscenza di noi stessi, degli altri e del tutto che ci circonda, scoprire il proprio senso e significato della vita e diventare uomini e donne adulti, liberi, sani e compiuti. Altrimenti resteremmo incastrati nevroticamente o psicoticamente nelle abitudini, nelle buone regole pensate per noi da altri, nelle belle cose di questa società che ci ipnotizzano la coscienza restando per sempre “bravi bambini” in cerca di approvazione, riconoscimento e gratificazione da qualche padrone di turno!
“Non l’uomo per la legge ma la legge per l’uomo”. Le regole, se sono nostre scoperte e conquiste, ci aiutano a vivere, altrimenti ci ingannano con l’illusione di sapere tutto e ci uccidono lentamente privandoci dell’esperienza, della curiosità e della scoperta.

www.alessandrospampinato.it

 

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