L’opera della pittrice Ombretta Del Monte è stata apposta nel Comune di Jolanda di Savoia (Fe)

“La regale Bellezza di Jolanda di Savoia” opera della pittrice Ombretta Del Monte è stata apposta nel Comune di Jolanda di Savoia (Fe)  durante la visita di Emanuele Filiberto di Savoia presso Codigoro, Ferrara e appunto il comune sopracitato.

 

«Nonostante il mio “ritiro” dalle scene artistiche, lo scorso sabato durante la visita di Emanuele Filiberto di Savoia, nella terra degli Estensi, il protocollo dell’Istituto Guardia d’Onore alle Reali Tombe al Pantheon, Emanuele Filiberto ha fatto dono della mia opera pittorica “La regale bellezza di Iolanda di Savoia” al Comune di Iolanda di Savoia (FE)». – Così la pittrice civitavecchiese in un post su facebook.

Si è trattato di un tuffo nel passato ripercorrendo strade, apprezzando località e monumenti che nella prima parte del secolo 1900 furono meta dei suoi antenati reali.

Così, per iniziativa della delegazione per Ferrara e provincia dell’Istituto Guardia d’Onore alle Reali Tombe al Pantheon, istituto apolitico e apartitico con sede a Roma, Emanuele Filiberto di Savoia ha effettuato una visita nel territorio estense in memoria della prozia principessa Jolanda di Savoia alla quale venne intitolato l’omonimo Comune situato tra Codigoro e Tresigallo.

Accolto dalla vice Sindaco Elisa Trombin.  Il programma ha previsto che Emanuele Filiberto donasse al Comune di Jolanda di Savoia un quadro ritraente la prozia, un’opera della pittrice Ombretta Del Monte dal titolo “La regale bellezza di Jolanda di Savoia”. Mentre le Crocerossine hanno deposto un cuscino su cui sono state adagiate delle spighe.

In seguito, il discendente di Casa Savoia ha fatto tappa a Codigoro dove è stato ricevuto dal sindaco, Alice Zanardi che ha ricordato la memoria storica del re Vittorio Emanuele III al passaggio in quello che allora si chiamava ‘Le Venezie’, e ribattezzato in Jolanda di Savoia, in onore della figlia appena nata. La cerimonia si è conclusa con cena riservata al palazzo della Racchetta di Ferrara.

Ph di Carlo Cavallini