Con il rientro a Genova della MSC Grandiosa si chiude l’anno più travagliato di sempre per il settore. A Civitavecchia un record: ben 14 unità in lay up.

 

Fino a qualche settimana fa si pensava che le crociere fossero l’unico posto dove, seppure con le varie regole previste dai protocolli stilati da ogni compagnia, si potessero trascorrere le feste di Natale più vicine alla… ‘normalità’. Il penultimo DPCM varato dal Governo Conte, tuttavia, dopo aver diverse volte ‘risparmiato’ il comparto crocieristico dai giri di vite sempre più pressanti per contenere la pandemia, ha ‘congelato’ anche le navi bianche, ormai tristemente in rada o all’ormeggio in diversi porti italiani.

Una situazione che con il passare del tempo non è certo mutata, anzi. Ieri ha fatto rientro a Genova la MSC Grandiosa, l’ultima nave da crociera che era ancora in circolazione nel Mediterraneo. Da oggi la navigazione per queste unità è vietata, di più: il comma 7 dell’articolo 10 del DPCM in questione prevede fra l’altro il divieto, dal 21 dicembre fino al 6 gennaio 2021, per le società di gestione, gli armatori e i comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera di fare ingresso nei porti italiani, anche ai fini della sosta inoperosa”. Una dicitura che ha generato parecchia confusione nell’interpretazione. Secondo Francesco Tomas, comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, la norma andrebbe interpretata distinguendo fra disormeggio “senza ricevere le spedizioni” e disormeggio soggetto “al rilascio delle spedizioni”. Se cioè a una nave venisse chiesto dall’Autorità Marittima di spostarsi, “ad esempio in previsione di avverse condizioni meteo marine”, il divieto di rientro non andrebbe applicato. Diversamente, ad una nave che, nel periodo in questione, lasci l’ormeggio ad esempio per “lo scarico delle acque reflue oltre 12 miglia dalla costa”, dovrebbe essere impedito di rientrare.

Ad oggi, comunque, non risulta che il Comando Generale abbia dato un indirizzo comune in merito. E la situazione più spinosa è proprio quella di Civitavecchia, che ieri aveva quattordici navi in lay up e oggi ne conta tredici: AIDAblu, Carnival Valor, Canrival Magic, Seven Seas Splendor, Costa Fortuna, Costa Favolosa, Costa Pacifica, MSC Divina, Pacific Princess, Costa Diadema, Norwegian Escape, Riviera e Scarlet Lady, che ha salutato Genova.

Sul tema è intervenuto anche il neo presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, Pino Musolino: “Il porto di Civitavecchia è stato molto generoso in questi mesi – le sue parole – dando una mano anche ad altri scali italiani, fra cui quello di Venezia, da cui provengo. Dobbiamo lavorare con la Capitaneria di Porto: le norme vanno applicate ma dobbiamo fare in modo che non si creino situazioni di difficoltà o rischio per il naviglio. Faremo incontri tecnici in tal senso, per salvaguardare le persone sotto il profilo sanitario ma anche per garantire che i nostri clienti, ovvero le navi da crociera, possano essere ospitate in sicurezza”.

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