Da Gennaro Goglia riceviamo e pubblichiamo. “Gentili concittadine, questa nuova occasione di poter avere “ a portata di voce” due giovani Parlamentari, mi da lo spunto per rinnovare “più da vicino” un’istanza da sempre delusa a qualche centinaia di migliaia di elettori, ovvero di sanare un  (unicamente italiano ) vulnus Costituzionale di sostanziale deprivazione del loro diritto di voto, consolidato anche dalla costante indifferenza politica  e sindacale. Parlo delle centinaia di migliaia di connazionali  (Equipaggi e Passeggeri imbarcati su qualsiasi nave – dal diporto alla crociera ) che si ritrovano sistematicamente “scippati” del loro diritto di accedere alle urne se, ad ogni tornata elettorale, non siano così fortunati da capitare nei giorni di votazione in eccezionali situazioni logistiche ; e vado per punti per meglio spiegarmi nella surreale normativa vigente. Alle Amministrative Comunali possono partecipare oggi solo quegli imbarcati che in quei giorni possano godere della fortunata coincidenza di sostare con la nave nel  Porto del Comune ove hanno residenza anagrafica, o abbastanza vicino per raggiungerlo in tempo. Diversamente alla conta finale passeranno nella statistica dei ( seppur forzati ) “astenuti” ! Stesso discorso vale esteso, causa i farraginosi e scoraggianti  percorsi burocratici, alle “Provinciali” e “Regionali” per i rispettivi territori di votazioni… sempre che abbiano avuto la preveggenza di portarsi appresso la tessera elettorale ! Per le “Politiche” la cosa si presenterebbe ( teoricamente !) più fattibile…ma solo se per quelle fortunate coincidenze di cui s’è detto,  si è ormeggiati in un Porto Nazionale ! Domanda : ma quanti in realtà si ritrovano a godere ogni volta di questa possibilità ? Certamente una percentuale dello zero-virgola, mentre tutti gli altri in quei giorni per mare andranno anch’essi ad ingrossare i numeri degli “astenuti” ….come se non bastassero quelli “volontari” ! Per “deformazione professionale” e per disagio civico sistematicamente vissuto, sto segnalando qui solo una parte di “mutilati del voto”, ma quante altre diecine di migliaia di connazionali  sono in consimili condizioni  costretti ogni volta  a mancare alle chiamate elettorali ?! Spero di essere stato comprensibile nel tradurre certe omissioni normative dovute solo a burocrazie ministeriali e per cui basterebbe solo un “ritocco” al Regolamento per le Elezioni.  Basterebbe poco, infatti, per restituire piena cittadinanza a tutti gli elettori : “copiare”, nella fattispecie, quanto già provveduto da tempo in tutte le Nazioni del Pianeta, comprese quelle che noi boriosi autoreferenti “padri del diritto” definiamo del “terzo mondo” . Ovvero : il voto per corrispondenza ! Ci vuol tanto ? Penso proprio di no, se qualcuno che ne ha la possibilità “afferra il problema per le corna” e non molla fino a risultato ottenuto ! Volete essere voi “quelle?”.

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