Il carciofo è un ortaggio coltivato sia a scopo alimentare che per via delle relative proprietà benefiche, oggetto di attenzione da parte della medicina naturale.
L’Italia è il Paese europeo in cui i carciofi vengono maggiormente coltivati ed un vero e proprio primato spetta a regioni come il Lazio, la Sardegna, la Sicilia e la Puglia. Come gran parte degli ortaggi, i carciofi sono costituiti principalmente da acqua e fibre vegetali, utili per stimolare il buon funzionamento dell’intestino.
Essi rappresentano una fonte importante di preziosi sali minerali, tra i quali troviamo sodio, potassio, fosforo e calcio. I carciofi contengono inoltre vitamina C, e vitamine del gruppo B, con particolare riferimento alla vitamina B1 ed alla vitamina B3. Contengono inoltre vitamina K, ritenuta utile nella prevenzione dell’osteoporosi.
Essi rappresentano una fonte di ferro e di rame, elementi impiegati dal nostro organismo nella produzione delle cellule del sangue. Sono inoltre una fonte di betacarotene e luteina, preziosa per proteggere la vista.
Tra i componenti che rendono interessanti i carciofi dal punto di vista curativo vi sono i flavonoidi, tra i quali spicca la rutina, derivati dell’acido caffeico e metaboliti secondari che permettono l’attività farmacologica degli estratti di carciofo. Tra di essi troviamo la cinarina, considerata utile in caso di disturbi del fegato. I derivati dell’acido caffeico garantiscono effetti antiossidanti ed epatoprotettivi. Cinanina è il nome di un composto presente nei carciofi, in grado di renderli un alimento che può contribuire all’inibizione dell’ossidazione del colesterolo LDL e la biosintesi del colesterolo stesso. Possiede inoltre spiccate proprietà depurative e contribuisce all’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Un carciofo può contenere fino ad un quarto delle fibre vegetali richieste da parte del nostro organismo giornalmente. I carciofi contribuiscono a migliorare la digestione, rappresentano un diuretico naturale e migliorano la produzione dei succhi digestivi. Gli effetti positivi delle foglie di carciofo sul fegato e sulla riduzione del colesterolo sono stati studiati dal punto di vista scientifico, con buoni risultati.
Oltre ad alleggerire il lavoro del fegato, i carciofi risultano benefici per i reni e per la cistifellea, che si troveranno a dover affrontare un minor carico di tossine.
La medicina naturale e la fitoterapia utilizzano il carciofo soprattutto in caso di disturbi della cistifellea a e del fegato, oltre che in caso di sindrome del colon irritabile. I suoi estratti possono risultare utili in caso di nausea, vomito ed intossicazioni alimentari, per via delle proprietà depurative tipiche del carciofo. Le foglie di carciofo vengono impiegate per ricavare estratti fitoterapici utili nel trattamento di indigestione e dispepsia, oltre che per stimolare la produzione della bile. Gli estratti di foglie di carciofo permettono di mantenere un equilibrio dei nutrienti essenziali al nostro organismo, oltre a migliorare la salute di unghie e capelli, rendendoli più forti e splendenti. Per quanto riguarda gli utilizzi culinari del carciofo, essi portano immediatamente alle ricette tipiche della cucina regionale italiana. In Liguria i carciofi sono tra gli ingredienti impiegati per la preparazione della torta pasqualina. I carciofi alla romana sono una preparazione tipica di questo ortaggio, che precede che esso venga stufato con prezzemolo, olio extravergine d’oliva, aglio e mentuccia. I carciofi possono essere utilizzati crudi per la preparazione di insalate, dopo essere stati affettati a lamelle. Essi possono inoltre rappresentare un ottimo ingrediente per la preparazione di salse per il condimento della pasta, dopo essere stati stufati e frullati. Tra i condimenti ideali per i carciofi, oltre all’olio extravergine d’oliva, troviamo il succo di limone, utile per evitare che i carciofi anneriscano dopo essere stati tagliati.
Essi possono essere inoltre preparati al forno e gratinati utilizzando pane secco casereccio grattugiato e pinoli.

LA RICETTA;

Ingredienti:

  • 8 Carciofi;
  • 50g di prezzemolo;
  •  4 foglie di menta fresca romana;
  • aglio;
  • olio extravergine di oliva;
  • sale e pepe

PREPARAZIONE:
Tritate finemente prezzemolo, quattro foglie di menta e uno spicchio d’aglio. Mettete il trito ottenuto in un piccolo piatto, unite una presa di sale, una macinata di pepe e due cucchiai d’olio d’oliva e mescolate con cura per amalgamare tutti gli ingredienti.
Scegliete otto carciofi piuttosto grossi, tagliatene il gambo a un centimetro dalla base ed eliminate le foglie esterne più dure. Tornite i carciofi alla base, servendovi di un coltellino ben affilato, troncatene la parte superiore, quindi allargate leggermente le foglie e, con l’aiuto di un cucchiaino, togliete il fieno presente all’interno. Man mano che pulite i carciofi immergeteli in acqua e limone per evitare che anneriscano. Lavate gli ortaggi sotto l’acqua corrente, sgocciolateli con molta cura, asciugateli tamponandoli con un canovaccio e riempiteli col trito aromatico preparato in precedenza. Sistemate i carciofi, col gambo rivolto verso l’alto, in una pentola, e copriteli quasi completamente con una miscela composta da una parte d’acqua e due parti d’olio. Chiudete la pentola e mettetela su fiamma moderata, dopo circa 20 minuti togliete la pentola dal fuoco, girate i carciofi e versate su ciascuno di essi un cucchiaio del loro liquido di cottura. Rimettete la pirofila sul fuoco e proseguite la cottura per altri 20 minuti, quindi servite ben caldo.

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