Tutti sappiamo quanta forza e quanto coraggio ci vogliono per portare avanti la nostra vita fatta di lavoro, famiglia, figli, casa, impegni di ogni tipo e i rapporti sociali. Abbiamo bisogno di tanta forza e tanto coraggio! Ma se pensiamo che queste dimensioni riguardano soltanto il nostro status sociale, i nostri ruoli attraverso cui veniamo riconosciuti e percepiti allora la quantità di energia di cui abbiamo bisogno si moltiplica, perché noi dobbiamo fare i conti anche con la vita interiore. Quante paure, incertezze, ansie, insicurezze, rabbie e frustrazioni e bisogni si muovono dentro di noi? Abbiamo una vita interiore sovraccaricata di difficoltà attuali e di schemi di funzionamento e esperienze del passato che pesano sul nostro povero e solitario Io. La nostra vita sciale e interiore oggi sono sotto la morsa dei tempi e dello stile di vita cui apparteniamo che veramente poco hanno a che fare con le reali esigenze dell’essere umano. Per tirarsi fuori dalla morsa del sistema economico e soci-culturale attuale e ritrovare un po’ di salute e libertà personali dobbiamo attingere a tutta la forza e a tutto il coraggio che abbiamo dentro di noi e fare leva sulla nostra struttura mentale intossicata dalla fatica del vivere, dalle innumerevoli responsabilità e dalla pressione delle paure e dei complessi inconsci che ci opprimono. Dobbiamo riuscire a fermare questa nostra mente che pensa in modo caotico e accelerato e rimugina sempre gli stessi pensieri e smettere di identificarci nei nostri abituali ruoli sociali per rivolgere il nostro sguardo alla nostra vita interiore, al nostro essere più profondo e ai nostri reali bisogni. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo riuscire a sconfiggere le nostre paure, i nostri fantasmi interiori, le nostre angosce e i nostri limiti attraverso un lavoro di introspezione razionale, prudente e saggio. Ci vuole tanta forza, simile a quella di Ercole, per destrutturare il nostro falso modo di essere, di pensarci e di percepire la realtà e iniziare a vederci più chiaro. E’ questa la prima via che ci porta fuori dalla nostra personale e collettiva “Caverna di Platone” alla ricerca della nostra reale natura che è fatta di mistero e bellezza, sacralità e armonia con il tutto. L’uomo è un essere meraviglioso, appartiene alla vita intera e all’universo che abita ed è capace di vederlo, capirlo, apprezzarlo e di entrarci in relazione. Oggi vediamo e capiamo sempre meglio il macrocosmo e il microcosmo, siamo infatti in grado di calcolare l’età dell’universo e la sua dimensione e abbiamo catturato e misurato l’ultimo elemento della materia, il bosone di Higgs. Tutto questo è meraviglioso se pensiamo che lo stiamo facendo noi esseri umani! E poi l’arte, la medicina, la scienza e la conoscenza che l’uomo è riuscito a sviluppare nei secoli e nei millenni tramandandolo di generazione in generazione. Questa meraviglia ci dà la misura del nostro reale potenziale che ci eleva al rango di creature eccezionali. Superata la barriera del condizionamento mentale che ci imprigiona nella nostra caverna fatta di ombre e ignoranza, riscopriamo la bellezza di cui siamo capaci e portatori attraverso la nostra intelligenza e la nostra capacità creativa. La bellezza è la seconda via che ci apre ad una consapevolezza superiore. Ma la meraviglia non finisce qui. Dopo esserci liberati dalle catene della mente e del cuore con coraggio e forza e dopo esserci affacciati alla percezione della bellezza e all’armonia del tutto di cui siamo fatti appartenendo alla vita e al Cosmo ecco aprirsi in noi una nuova consapevolezza: l’Amore! Quando una coscienza non è più intossicata dai veleni del passato e dal condizionamento socio-culturale ed è in grado di percepire la Bellezza della Creazione e diviene essa stessa in grado di creare nuove cose in armonia con l’equilibrio che governa tutto quanto, allora il suo sentire, il suo vissuto la sua luce nuova interiore ritrovata sono Amore. Come dice Dante nel Paradiso, XXXIII, v. 145, dopo la fugace visione di Dio, realizzazione piena del suo itinerarium mentis in Deum, per definirlo con le parole di san Bonaventura, è l’Amore “che move il sole e l’altre stelle”. E di quello stesso Amore siamo fatti anche noi. La terza via è L’Amore!

 www.alessandrospampinato.com

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