Prima “palata” per lo svuotamento del bacino di accumulo idrico. Frascarelli: “Opera attesa da più di cinquanta anni”.

Sono ufficialmente iniziati i lavori di svuotamento del bacino di accumulo idrico di Lasco del Falegname. A darne notizia è il consigliere comunale e delegato all’Idrico Giancarlo Frascarelli che ha espresso soddisfazione per la prima “palata” della ruspa che è stata un po’ il taglio del nastro per un’opera necessaria per garantire un servizio idrico migliore e più costante ai cittadini. «Un momento storico che abbiamo atteso più di cinquanta anni – ha commentato Frascarelli – 400 metri di fanghiglia che saranno finalmente ripuliti». Il consigliere si è recato sul posto, mostrando lo stato del bacino di accumulo al momento quasi completamente occupato dalla fanghiglia. Per procedere allo svuotamento Acea ha creato dei bypass per non far mancare l’acqua alla cittadinanza. L’importanza dello svuotamento è stata spiegata più volte perché il bacino che funziona da riserva idrica dell’Acquedotto del Mignone e da cui dipende in buona parte la disponibilità di acqua potabile a servizio del comune di Civitavecchia, soprattutto durante la stagione estiva. I lavori consentiranno di asportare circa 40mila metri cubi di sedimenti. I benefici previsti sono di tipo qualitativo e quantitativo: al momento della presa in carico da parte di Acea Ato 2 l’impianto aveva una capacità di circa 25 litri al secondo, a lavorazioni ultimate, compreso lo svuotamento dell’alveo del fiume Mignone dove sorge l’opera di presa, la portata attesa è di circa 120 litri al secondo.

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