(continua dall’edizione precedente)

Tutto questo avviene da sé, trascendendo il nostro controllo razionale e la nostra volontà. Se non ci fossero le reazioni di ansia e di panico moriremmo facilmente. Questa reazione, definita di “attacco-fuga”, è la stessa che sperimentiamo quando siamo in ansia, spaventati, preoccupati, agitati. Nel corpo possiamo osservare alcune delle seguenti sensazioni: tremori, irrequietezza, tensione muscolare, sudorazione, fiato corto, tachicardia, tuffo al cuore, mani fredde e sudate, respiro affannoso, vampate di calore o brividi, nausea, ecc. La risposta è la stessa, sia che si tratti di affrontare uno sforzo fisico, sia che dobbiamo superare un esame o un concorso, sia che dobbiamo rispondere ad una critica aggressiva di un collega o del superiore o ricevere una diagnosi medica spiacevole, ovvero, in tutti quei casi in cui la soluzione non è né combattere né fuggire. Quando ciò accade può succedere che alcune persone, osservando la propria reazione d’ansia, ne vengano disturbate e a loro volta allarmate. Nasce così la preoccupazione per l’ansia stessa. È questo “il ciclo dell’ansia” che trasforma una risposta naturale e sana in un disturbo invalidante. I pensieri più comuni sono: “ancora una volta sto dimostrando di essere debole; sono troppo emotivo e non so affrontare le situazioni; vedendomi così le persone penseranno che sono incapace e ridicolo; il cuore batte troppo velocemente, mi starà venendo un infarto? Sono arrossito, che vergogna!” Tutto ciò causa, naturalmente, una ulteriore attivazione del sistema attacco-fuga, portando ad un circolo vizioso. Se non si riesce a interrompere questo circolo, il problema d’ansia diventa cronico. Quando si innesca questo circolo vizioso è importante rivolgersi tempestivamente ad uno psicoterapeuta per comprendere cosa sta accadendo e perché e imparare a fronteggiare in modo più sano le situazioni difficili della nostra vita. E’ importante ricordarsi che i sintomi sono fisici e il malessere lo sentiamo nel corpo ma la causa dell’ansia e del panico è psicologica e va affrontata su questo livello.

(fine)

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