Eccoci arrivati al punto cruciale dell’alchimia emotiva: come elaborare, gestire e orientare le emozioni.
Abbiamo visto nei precedenti articoli che le emozioni posso combinarsi per formarne altre e che sono condizionate dalla cultura e dalla mentalità.
Nella metafora dell’alchimia abbiamo visto che l’Athanor è il cuore, che l’alambicco è la mente e che il fuoco che serve alla lavorazione dei metalli è l’amore. Quello che cerchiamo è la quintessenza, ovvero una vita consapevole, responsabile e felice.
Vediamo insieme il caso di Francesca (nome inventato), 40 anni, laureata. Francesca conosce ad una festa un ragazzo bello e interessante che si mostra interessato a lei e la invita a vedersi per una cena. Nei giorni successivi Francesca ripensando a questo incontro che l’ha emozionata inizia a fantasticare su loro due, sulla cena che ci sarà e sente piacere. Fino qui tutto bene, ma la mente, che ancora non è sotto il dominio della sua consapevolezza e volontà, si fa trasportare dalle emozioni che sente e si spinge oltre nella costruzione della fantasia. Lei si vede fidanzata e amata con questo ragazzo, si vede felice in una relazione stabile. E poi la famiglia, la stabilità, i figli…. Mentre la sua mente elabora questo film il suo stato d’animo cambia, emergono le paure del futuro, le insicurezze, i dubbi riguardo la famiglia e il rapporto stabile. Il piacere dell’incontro si è trasformato in paura! La mente inizia a muoversi veloce, produce interpretazioni sospettose, letture in negativo dei dettagli dell’incontro e dei messaggi dei giorni successivi. Le parole e gli atteggiamenti di lui sembrano provare la sua attuale tesi: “andrà male! A lui non glie ne frega niente di me! sono sbagliata!”. Francesca è nel panico più totale e vorrebbe non presentarsi alla cena! Comunque ci va, in cuor suo sa che questo ragazzo l’ha colpita, le piace, ma si presenta agitata, sospettosa, scocciata, turbata e con l’idea che andrà male. Nonostante i suoi sforzi di essere normale la sua energia mentale ed emotiva è inquinata da emozioni negative e frustranti. Il tutto si traduce in una serata come tante altre in cui non è successo nulla, in una sorta di pentimento per averci creduto ed essersi inutilmente e incautamente esposta.
Questo esempio ci fa capire come la poca consapevolezza delle proprie dinamiche interne, una mente abituata a proiettare immagini di una realtà fantasticata e non realmente vissuta e le insicurezze e le paure possano condizionare o rovinare le opportunità di felicità che la vita spesso ci presenta.
Allora cosa possiamo fare? Ricordiamoci prima di tutto che la realtà esiste ed è opportuno imparare ad averci a che fare per raggiungere i nostri obiettivi. Tra loro c’è stato un solo incontro a quella festa dove si sono piaciuti, tant’è che lui le propone di rivedersi per una cena a due.
Lei non sa nulla di lui e viceversa, ma soprattutto non si può sapere né prevedere nulla di cosa potrà accadere in futuro. La prima regola potrebbe essere: procediamo per tappe! Senza sbalzi spaziotemporali, senza tirare a indovinare!
La seconda regola è che il piacere e la novità, quando ci vengono a trovare, vanno accolti e custoditi, senza ferirli con ciò che già sappiamo, col nostro passato, con le nostre fantasie e proiezioni. Vanno messi nell’Athanor, va acceso il fuoco dell’amore e vanno fatti distillare per estrarre da essi l’entusiasmo, la curiosità e lo spirito d’avventura che colorano la nostra vita altrimenti insapore e ripetitiva.
Presentarsi all’appuntamento con la gioia di vivere una nuova avventura senza sapere nulla su niente è la predisposizione migliore per fare esperienze gratificanti e avere successo.
Ricordiamoci che il modo migliore per ricevere amore è rendersi amabili, per arricchire la nostra vita sociale è renderci socievoli e accoglienti e il modo migliore per viaggiare è partire!
Fare esperienze belle e gratificanti dipende anche da noi e non solo dal caso o dalla fortuna e questo tipo di esperienze hanno il potere di accrescere la nostra autostima e di curare le nostre insicurezze. Se usiamo la mente per gestire le nostre dinamiche interne, lavorare in modo ordinato sulle nostre emozioni e tenere a bada la nostra fantasia creatrice facciamo esperienze sempre nuove che accrescono la nostra consapevolezza.

www.alessandrospampinato.it

 

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