“L’Amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di togliere vincoli e, del resto, neppure potrebbe. Nella zona di Marina di Palo, infatti,  le aree sono sottoposte a vincoli sovracomunali, addirittura di interesse Comunitario e quindi la “cementificazione” nemmeno sarebbe possibile se, per assurdo, qualcuno volesse farlo”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, ha inteso rispondere all’associazione Cuori Ladispolani sull’ampliamento di una struttura ricettiva.

“Stavolta – ha proseguito Paliotta – è il Consigliere Grando che parla di “cementificazione”, parola usata spesso per spaventare l’opinione pubblica, è francamente poco credibile in una Città nella quale ormai l’edilizia si occupa solo di ristrutturare o recuperare l’esistente e le entrate per la Bucalossi (indice del livello dell’attività edilizia) si sono ridotte a meno di un quinto negli ultimi anni passando da più di 2 milioni a poco più di 300 mila euro l’anno. Tutti parlano di necessità di creare occupazione: con il turismo, i servizi e le ricettività (al posto dei lavori persi con l’edilizia) e poi, quando si presentano progetti di ristrutturazione di servizi turistico-ricettivi-alberghieri, ci si oppone contraddicendo tutte le altre affermazioni fatte in altre sedi. La società che gestisce l’albergo ristorante “Le Tamerici” ha presentato un progetto di ristrutturazione della struttura GIA’ ESISTENTE dal 1950 e di un centro velico-nautico in località Marina di Palo. Il progetto non prevede nessuna cubatura residenziale ma solo strutture legate alla ricettività e al turismo legato al mare. Nel progetto si prevede il passaggio alla proprietà pubblica di una strada e di uno spazio panoramico sul mare. La pratica, come prevede la legge, sta seguendo l’iter della conferenza dei servizi, ambito nel quale Regione, Sovrintendenza e le altre Istituzioni competenti daranno il loro parere.

“Noi – ha concluso Paliotta –  siamo gli amministratori che hanno fatto passare alla fruizione pubblica parte del territorio in oggetto e lo abbiamo difeso, anche con demolizioni di strutture abusive. Sono altri che debbono ancora dimostrare di voler fare realmente l’interesse della Città”.

 

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