Dal circolo SEL di Civitavecchia, riceviamo e pubblichiamo.

“In relazione a quanto sostenuto dal segretario federale Pio de Angelis, relativamente alla questione del passaggio del consigliere Mauro Mei a Sel, ci preme formulare alcune puntualizzazioni. In verità appare assai difficile non rilevare delle evidenti contraddizioni nelle parole del segretario e tale invettiva pare contraddittoria prima ancora che eccessiva.

Sia chiaro, il nostro intento non sarà mai quello di ingaggiare una polemica con i compagni del PSI , che riteniamo debba essere un interlocutore privilegiato perché molte sono le comuni radici ed altrettanto aderenti alle nostre le future prospettive politiche.

La realtà delle cose ci impone però di stigmatizzare “l’affaire Pierfederici”, perchè, de facto si ravvisa, lampante, la violazione del codice etico da tutti sottoscritto.

Non abbiamo però avuto piacere di riscontrare, da parte di De Angelis, una così determinata fermezza nel contrastare un’operazione politica innegabilmente becera; fermezza con cui, ribadiamo, non esita ad additare Mauro Mei quale reo, a suo dire, di essersi avvalso dei voti socialisti per assurgere alla carica di consigliere, quasi che questa fosse una colpa e non un merito.

È vero, Mauro è passato a SEL, ha cambiato partito, ma è rimasto in maggioranza, ha asserito con determinazione di voler rimanere coerente con i valori che lo hanno spinto ad accettare la candidatura socialista riscontrando, nel corso del tempo, una affinità con la nostra azione politica, col nostro modus operandi incentrato sulla trasparenza e sull’ideologia di sinistra, in assenza della quale è difficile per noi, rendere concrete le idee.

SEL ha ribadito più volte di voler essere un cantiere e di voler giocare una partita, prima ancora di assumere le sembianze di una forza politica statica, ragion per cui, fermi alla nostra strategia di partenza, cerchiamo di svolgere al meglio (e sicuramente non senza qualche umano errore) il ruolo che gli elettori hanno deciso di affidarci. Rimanendo però sempre dalla stessa parte.

In conclusione, prima di individuare un transfuga nel neo-consigliere di SEL, invitiamo il signor De Angelis ad una più obiettiva riflessione, partendo dall’assunto che chi ha palesemente violato il mandato elettorale è stato Pierfederici e non Mauro ma soprattutto che non è, il nostro, un partito a vocazione forcaiola.

Semplicemente esiste la volontà, fondamentale per noi, di rimanere fermi nel sentiero che abbiamo tracciato, rispettosi dei valori morali, di quella buona politica che ci impone di non poter tollerare la presenza in maggioranza di un consigliere proveniente da destra”.

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