Dall’Asl Roma-F riceviamo e pubblichiamo.
“In questi giorni sono stati pubblicati dai media locali molti commenti ed articoli su quanto illustrato dalle relazioni del Commissario Straordinario dapprima nella Conferenza dei Sindaci del 21 maggio e successivamente nel Consiglio comunale dedicato alla sanità del 30 maggio scorso.
Al di la delle opinioni espresse dagli estensori, spesso sono state attribuiti pensieri e intenzioni della Direzione Aziendale che nulla hanno a che vedere con la realtà, e tutto ciò sarebbe stato facilmente evitabile se solo si fosse posta la necessaria attenzione su quanto illustrato o se quantomeno, in caso di dubbio, si fosse visionato il filmato integrale della Conferenza dei Sindaci che, come sempre, l’Ufficio Stampa aziendale pubblica fin dal giorno successivo sul sito aziendale www.aslrmf.it
Non appartiene all’abituale repertorio linguistico del dott. Quintavalle la definizione di ‘struttura ospedaliera (…) monca’, ed attribuire tale definizione, come è stato fatto in un articolo apparso su un grande quotidiano, come dichiarazione virgolettata del Commissario Straordinario è assolutamente improprio: quello che è stato evidenziato, invece, è che la Risonanza Magnetica va a colmare un gap nel settore diagnostico che per un ospedale come il San Paolo di Civitavecchia rappresenta oggi un problema reale anche in termini di mobilità passiva.
In un paio di casi è stata confusa la definizione ‘Risonanza magnetica’ con quella, inesatta, di ‘Radiologia’: quest’ultima, come è noto, è perfettamente funzionante da anni e quindi il refuso, se di ciò si tratta, è illogico e fuorviante.
Cosi come fuorviante risulta essere la procedura di acquisizione, segnalata in altro articolo, della nuova moderna Risonanza Magnetica, che è avvenuta direttamente per volontà della Direzione Aziendale, e con propri fondi di bilancio, attraverso il ricorso ai meccanismi del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, unica possibilità prevista dalla normativa vigente.
Nello specifico tale importante acquisizione, ha spiegato nel suo intervento il dott. Quintavalle, è rimasta ‘ferma’ dalla fine dello scorso anno ad oggi per non aver provveduto ad acquisire ed istallare tre celle frigorifero che avrebbero consentito l’attivazione della nuova Morgue, liberando nelle vecchie Camere mortuarie gli spazi necessari ad accogliere, opportunamente riadattati, la nuova strumentazione diagnostica.
La mancata apertura della seconda sezione del reparto di Chirurgia Generale, segnalata infine da un quotidiano, non è dovuta a mancanza di risorse umane, ma alla necessità di mantenere un ‘serbatoio temporaneo’ di posti letto destinato ad ospitare i pazienti dei reparti che saranno a breve oggetto di ristrutturazione, quali Medicina Generale e Ortopedia, grazie al sostegno della Fondazione Ca.Ri.Civ.
Tanto si doveva per ricondurre ad una logica di verità alcune interpretazioni giornalistiche di questi ultimi giorni nonché per una corretta informazione degli utenti”.