Siamo nuovamente costretti ad intervenire in merito alla vicenda dell’inumazione dei prodotti abortivi presso un’area nel cimitero comunale di via Braccianese Claudia.

Sentiamo infatti il dovere morale e sociale di schierarci ancora una volta al fianco delle nostre concittadine che, ormai da mesi, si battono per evitare la concessione dell’area cimiteriale in favore dell’Associazione Difendere la vita con Maria, per il seppellimento dei prodotti abortivi.

Come già abbiamo avuto modo di sottolineare, tale scellerato progetto non rappresenta null’altro che l’ennesimo, subdolo attacco alla Legge 194 del 1978 e ai principi di autodeterminazione e libertà della donna ad essa sottesi. Concedere ad un’associazione ultracattolica e apertamente antiabortista la possibilità di seppellire nel cimitero comunale i residui abortivi, a prescindere dalla volontà dei genitori, difatti, non ha nulla a che vedere con la civiltà ed il progresso, rappresentando, per contro, un atto di mera speculazione ideologica, perfettamente in linea con le politiche oscurantiste e reazionarie perpetrate dalla destra nostrana; proprio in questi giorni, ad esempio, la Presidente leghista dell’Umbria Tesei, ha cancellato la possibilità di scegliere l’aborto farmacologico in Day Hospital o a domicilio!

Pertanto, suggeriamo a quanti continuano a difendere le scelte adottate dell’Amministrazione comunale di approfondire i principi di laicità e aconfessionalità, capisaldi dello stato di diritto, della Repubblica democratica e della nostra Costituzione. Al contempo, invitiamo il Sindaco e gli Assessori competenti a voler annullare, senza ulteriori indugi, le determinazioni dirigenziali per mezzo delle quali è stato deciso di assentire l’area cimiteriale in oggetto all’associazione Difendere la vita con Maria.

A tale, ultimo riguardo, occorre considerare che, grazie all’impegno e alla perseveranza delle donne di Civitavecchia, l’ASL Roma 4 ha finalmente revocato il protocollo d’intesa sottoscritto con l’Associazione stessa, decretando il venir meno di uno degli atti presupposti rispetto ai successivi provvedimenti concessori approvati dal Comune.

Le donne e gli uomini di Onda Popolare continueranno a contrastare ogni tentativo di attacco alla Legge 194 e con essa ai diritti civili garantiti dall’ordinamento dello Stato.”

Consiglio Direttivo ONDA POPOLARE

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