ALL’EUROPEAN WEEK OF REGIONS AND CITIES, ORGANIZZATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA, PER PARLARE DI INTEGRAZIONE DI RICERCA, INNOVAZIONE E POLITICHE REGIONALI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE.

Il prof. Alessandro Ruggieri, rettore dell’Università della Tuscia, è stato invitato dalla Commissione Europea come relatore al workshop “Building European value-chains based on regional specialisations for circular economy, the role of research and innovation policy” in qualità di esperto di economia circolare.
Abbiamo bisogno- ha affermato Ruggieri- di un modello di riferimento condiviso per sostenere la crescita dell’economia circolare. Lo sviluppo economico dell’area euro può sfruttare le specializzazioni produttive presenti nelle diverse regioni per poter costruire una catena del valore rispettosa dell’ambiente, che contribuisca alla creazione di servizi che salvaguardino la circolarità, la resilienza dei processi di produzione e più in generale dell’intera economia.
Il Rettore si è poi soffermato sull’importanza e sul ruolo che assumono le Smart specialization strategy. Le autorità nazionali-ha detto- e regionali di tutta Europa hanno elaborato strategie di specializzazione intelligente per favorire un utilizzo più efficiente dei Fondi strutturali e di investimento e raggiungere maggiori sinergie tra le diverse politiche europee. In particolare queste strategie mirano a rilanciare le eccellenze produttive dei territori e delineare le specializzazioni più adatte rispetto alle potenzialità di innovazioni da trasferire al sistema imprenditoriale. La Regione Lazio ha avviato un percorso di riposizionamento competitivo mediante il lancio di Call for proposal (Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali) che rappresentano una serie di azioni multi-obiettivo, rivolte a singole aziende o a gruppi di imprese (reti/consorzi/ATS), che hanno la finalità di raccogliere, attorno ad una pluralità di interlocutori, quali imprese, enti di ricerca e Università, consorzi, associazioni di categoria, i nuovi driver di sviluppo per ricollocare le iniziative locali sulla base di politiche pubbliche che mettono al centro la sostenibilità e più in particolare la circular economy.
Il Rettore ha sottolineato l’importante ruolo assunto dall’Università della Tuscia in questo processo di cambiamento. L’Ateneo infatti è risultato vincitore, insieme alla Regione Lazio ed altre regioni europee, di un ambizioso progetto (SCREEN- Synergic Circular economy across European Regionsv) finalizzato allo sviluppo di un quadro di riferimento europeo per sostenere la transizione verso l’economia circolare, mediante lo sviluppo di modelli di business eco-innovativi.  Infine ha presentato alcuni casi di successo. I risultati dell’applicazione dei principi della circular all’interno del distretto di Civita Castellana, nonché le potenzialità e le prospettive economiche di sviluppo generati da questo cambiamento e le attività portate avanti dalle Spin-Off dell’Università nel processo di “alta” valorizzazione degli scarti di produzione, come materia prima seconda.

 

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